jnthnlvnstn ha scritto:
Questo perché non si leggerà mai che la cura per l'hiv o il cancro l'ha scoperta boinc ma soltanto perché fra i miliardi di combinazioni fra proteine noi abbiamo eliminato il 30% di quelle non funzionanti, non poco.
Solo la mappatura del genoma umano significa che nessun ricercatore deve spendere una vita intera solo per arrivare ad una conclusione sbagliata, sprecandola, quello che sappiamo oggi, ieri costava anni di elaborazione grazie a noi il dato è bello che pronto senza perderci altro tempo.
L'aiuto che diamo è concreto, non sono soldi che magari finiscono in forniture di guanti in lattice per fare un favore all'amico imprenditore...
Innanzitutto ciao, vorrei darti pure io il benvenuto sul forum!
Quanto al tuo intervento, soprattutto quello che ho sottolineato, vorrei dire che ritengo siano meccanismi e dati non corretti.
Boinc ha delle potenzialità ma non ritengo funzionino affatto così le cose.
Non si testano miliardi di combinazioni fra proteine, scartando quelle non funzionanti. E Boinc io ritengo abbia un ruolo diverso.
1) Alcuni progetti simulano e cercano di comprendere il folding delle proteine. In genere su quelle piccole, con folding breve e che si conoscono già bene, per testare gli algoritmi di calcolo. Solo capendo in maniera precisa le proteine, funzionamento e folding (e ci siamo ancora lontani) si potrà cercare di crearne di nuove, per utilizzarle per scopi nostri.
2) Alcune proteine sono utilizzate come farmaci (interferone, antibiotici peptidici..) Ma per la stragrande maggioranza dei casi, i farmaci non sono affatto proteine.
In futuro, enzimi e proteine potranno avere maggior spazio di cura (per la terapia genica, ad esempio). Ma come ho detto prima, non siamo ancora in grado di crearne di specifiche (non si tratta di trovarle tra quelle già esistenti a nostra disposizione).
3) Prendiamo FAAH su WCG. Progetto 29, quello attualmente distribuito.
Le proteine virali (HIV proteasi) prese in esame sono solamente 6. Il software simula l'interazione sui siti attivi di queste proteine una quantità enorme di molecole, che sono i farmaci candidati. Si cercano dei nuovi antivirali specifici, in pratica.
Rosetta, invece, sull'HIV ha un approccio diverso e ben più ambizioso: creare delle proteine che interagiscano col sistema immunitario umano per consentirgli il riconoscimento e la produzione di anticorpi per particolari siti attivi specifici nelle proteine di rivestimento del virus. Un approccio innovativo che, secondo me, ha meno possibilità di dare dei risultati concreti, rispetto FAAH. Almeno per ora.
Sono questioni complesse. Da studente in medicina, pure a me risulta difficile comprendere nei particolari cosa ci diano da scaccolare..