lampyris ha scritto:
sinceramente me lo stavo chiedendo anche io. Rosetta ha già avuto qualche pubblicazione. Poi è un ambiente nuovo questo.
Non prendetemi per un provocatore, so che diversi progetti pubblicano i risultati ottenuti grazie al calcolo distribuito. Secondo me è ormai una realtà consolidata, non è vero che è un ambiente così nuovo. Il punto è che non si ottengono quelle grandi scoperte che il tempo e l'elaborazione donata farebbero sperare ai sognatori come me.
lampyris ha scritto:
Nel senso... la predizione delle proteine è sicuramente una cosa assai utile per progredire con la conoscenza e sviluppare farmaci appropriati. E da quel che ho capito, la predizione computazionale è in fase beta. Rosetta e anche un progetto di WCG predice strutture già note, per verificarne l'affidabilità. Se ciò è vero, non sono ancora capaci di predirne. E quindi non possono arrivare a dei risultati. Però stanno arrivandoci...
Non saprei, in realtà. Ma è qualcosa di molto simile pure con QMC.
lampyris ha scritto:
Oppure un altro progetto di WCG aiuta a migliorare la cristallografia a raggi X.
Ogni tanto, sia su siti che trattano l'argomento, sia, raramente, al tg, parlano di qualche scoperta su delle cure contro l'hiv, il cancro, alzaimer, ed altre... Chi ti dice, magari, che queste scoperte non siano avvenute grazie al miglioramento della cristallografia ottenuto a sua volta con il contributo di WCG?Oppure un altro progetto di WCG aiuta a migliorare la cristallografia a raggi X.
Proprio nessuno me lo dice. Ed è proprio questo il punto! Se sul sito di un progetto non trovo nessun risultato elencato chiaramente, penso che non sia stato scoperto nulla! Non lascio spiragli alle possibilità ed alle speranze.
lampyris ha scritto:
Anche se, a essere sincero, anche io mi aspettavo risultati più concreti, più pubblicizzati, più evidenti, da parte di boinc.
Meno male non sono il solo..
lampyris ha scritto:
[cut]Per lo meno questo è la mia ipotesi. Si accettano altri pareri/opinioni a riguardo 
Le mie sono queste:
1) Non tutti i progetti sono seri, onesti e rispettosi con noi e del nostro tempo di calcolo donato. Inoltre, non tutti si impegnano abbastanza.
2) Ho sempre pensato che la ricerca fosse come un grande domino: ogni scoperta porti a catena ad altre e impensate. Però, non siamo più nel 1800, dove bastavano un'osservazione geniale e strumenti elementari. Tutto è esaltato e richiede sforzi non indifferenti, per progredire ulteriormente. (Anche per questo tanta spesa e poca resa, diciamo. )
Un'altra ragione, a mio avviso, è proprio insita nel calcolo distribuito stesso: sono ricerche sistematiche, quasi dei "brute force". Indi per cui, i risultati sono quelli che sono.
3) La mia impressione è che vi sia una verità di fondo che nessuno affronti mai chiaramente (per necessità e convenienza). E questa cosa sarebbe che la parte fondamentale, il grosso della ricerca necessiti di fondi, non di un supercomputer virtuale su cui elaborare. Necessiti dei più tradizionali laboratori e dei teams di esperti. Mentre invece solo alcune ricerche (ovviamente) richiederebbero l'approccio del calcolo distribuito. Ricerche meno promettenti alla radice. E da qui, nessuna grande scoperta "grazie" a noi. Secondo voi potrebbe essere?
Il fatto è che, se così fosse, abbiamo completamente tutti perso di vista il punto. Boinc è nato per utilizzare gli "spazi morti" del nostro pc. E fin qui tutto bene. Finchè non abbiamo fatto il passo ulteriore: tenere il pc acceso continuativamente, spendendo denaro non solo in corrente elettrica ma anche in hardware sempre più performante, specifico per BOINC, in taluni casi. Denaro che avrebbe potuto far meglio se donato in ricerca.