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Teoria delle Stringhe - scienza o....

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21 Luglio 2024
Creato: 17 Luglio 2024

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Da molti anni, in quanto appassionato di filosofia della scienza, mi sono “scontrato” con quella che sembrava essere, alcuni decenni fa, la teoria scientifica più rivoluzionaria (al pari della Relatività) della storia umana e che, invece, si è scontrata con la dura realtà.

Ma andiamo per ordine e con….

 

…Un po' di storia

A metà degli anni 60 un importante scienziato italiano (Gabriele Veneziano) si era posto il problema di una determinata proprietà degli adroni e aveva trovato che una formula matematica vecchia di 200 anni era in grado di rispondere a questo problema, ma non aveva capito il perché. Qualche anno dopo, altri ricercatori (es Susskin) ritennero di trovare una risposta a questo problema ipotizzando che la forza nucleare (precisamente l’interazione forte) fosse causata da infinitesime stringhe (si parla di 10-35 metri, molto più piccole dei Quark che conosciamo) che vibrano.

 

C’era solo un “piccolissimo” problema: tutti gli esperimenti e le misurazioni non confermavano questa teoria (questa cosa si ripeterà varie volte), per cui fu messa rapidamente da parte.

Nel biennio 1984-86, però, avvenne quella che è conosciuta come “prima rivoluzione delle stringhe”, che consistette nel riconoscere come tutte le particelle esistenti fossero formate da queste stringhe. Anche qui, però, i risultati pratici scarseggiavano (nonostante l’accelleratore LEP, invece, producesse un bel po' di risultati, tra cui il bosone Z e quello W).

La “seconda rivoluzione” ebbe luogo una decina di anni dopo, con l’arrivo della teoria delle super-stringhe (P-Brane, supergravità ad 11 dimensioni, particelle gemelle, ecc) e della teoria M (in grado di unificare tutte e quattro le forze fondamentali, gravità inclusa). Una “teoria del tutto” era (ed è) il Sacro Graal della fisica e per questo motivo molti ricercatori si lanciarono entusiasti in questo settore di ricerca.

Il 2006, a detta di moltissimi fisici, fu un anno di svolta dal momento che furono pubblicati, quasi contemporaneamente, due libri molto critici verso la teoria delle stringhe (a ben vedere, verrebbe da dire). La “comunità delle stringhe” non prese affatto bene la cosa e si scatenò quella che viene ricordata come “Strings War” (Guerra delle Stringhe – bruttissima definizione, ndr). La cosa, purtroppo, sfuggì rapidamente di mano e i due autori dei libri furono duramente attaccati sul piano personale, più che confutare il contenuto delle loro critiche. In sintesi, una brutta pagina nella storia della ricerca scientifica.

 

La corrispondenza AdS/CFT

Questa guerra lasciò, inevitabilmente, degli strascichi pesanti: ormai era abbastanza evidente a tutti, anche a chi per oltre tre decenni aveva duramente lavorato sulla teoria, che essa NON fosse in grado di portare a casa lo scopo per cui era nata, ovvero “unificare il tutto” e quindi molti decisero di optare per delle “narrazioni minori”, ovvero piccoli avanzamenti in settori secondari della teoria sperando, così, di ritornare, un domani, verso il “centro” della teoria.

Uno dei più prolifici settori secondari fu la scoperta della corrispondenza AdS/CFT (avvenuta nel 1997, ma rimasta per anni collaterale alla teoria vera e propria), ovvero tra lo spazio Anti-De Sitter e la Teoria di Campo Conforme. Cosa significa?? In soldoni lo spazio Anti-DeSitter è il corrispondente dello spazio di DeSitter con il segno invertito (in pratica, essendo lo spazio DeSitter positivo, ci si mette davanti il segno meno). Fino a qui niente di eccezionale, solo che, come al solito, sono i piccoli dettagli a rovinare il tutto: la tazzina di caffè, il nostro soggiorno di casa, il pianeta terra, il Sistema Solare, la Via Lattea e tutto l’universo noto sono spazi DeSitter perfetti (costante cosmologica positiva).

E allora perché mettere il segno meno, creando uno spazio meramente teorico che NON esiste nella realtà? Perché i fisici si sono accorti che, con quel segno cambiato, ci sono delle corrispondenze con teorie scientifiche (Teorie del Campo Conforme) ben note e validate e che la matematica “funziona”. A questo punto però, i fisici delle stringhe, non sapendo come uscire dalla contraddizione (spazio teorico/spazio reale), hanno sostenuto, di volta in volta che “prima risolviamo l’AdS/CFT e poi pensiamo alla realtà” oppure, addirittura, dicendo che “lo spazio Anti-DeSitter e lo spazio DeSitter non sono poi così tanto diversi” (alle scuole medie mi avevano spiegato che se metto il segno meno davanti ottengo l'esatto opposto di un valore/formula, ma i miei insegnanti delle medie non erano teorici delle stringhe, ndr)….

 

I punti forti

Non si può tacere, ovviamente, che tutto l’impegno profuso non abbia dato risultati (molto spesso interessanti e stimolanti), solo che questi rimangono, purtroppo, limitati alla matematica teorica di altissimo livello e poco più. Certo, la matematica è importante, ma i creatori della teoria puntavano decisamente più in alto.

E quelli deboli

Nonostante centinaia e centinaia di fisici e matematici (alcuni di primissimo ordine) abbiano investito molto tempo e sforzi per sostenere questa teoria, la strada sembra essere arrivata ad un punto morto e questo per alcuni motivi che andremo a vedere.

  • Il primo, e forse più pesante, è che la Teoria delle Stringhe, a tutt’oggi, NON ha avuto nessuna conferma sperimentale, né diretta né indiretta. Sono passati 30 anni dalla “seconda rivoluzione”, l’LHC (che è stato, per anni, solida speranza dei fisici delle stringhe) sta funzionando a pieno regime da anni e NON ha ancora trovato traccia di queste fantomatiche stringhe né di particelle gemelle di quelle esistenti (come previsto dalla Teoria). Ogni presa dati ad energie e numero di eventi più alti è un colpo al cuore della teoria.

(anche la teoria del Big Bang, per esempio, non può avere - nè mai avrà - una conferma sperimentale diretta, per ovvi motivi. Per fortuna ci sono letteralmente tonnellate di prove indirette a supportarla)

  • Il secondo, altrettanto pesante, è che di fronte a risultati sperimentali che contraddicono la teoria, i ricercatori “sistemano” i calcoli dicendo “potrebbe funzionare”, il famoso “Not even wrong” (neanche sbagliato) di Wolfgang Pauli. Chiarissimo, in tal senso, fu Richard Feynman: “Non mi piace il fatto che non calcolano alcunché... Non mi piace che non verifichino le loro idee... Non mi piace che, quando ci sono disaccordi con un esperimento, essi confezionino una spiegazione, un aggiustamento, per poi dire, "Beh, potrebbe ancora essere giusta".

Un esempio, tra i tanti, è quello delle “stringhe cosmiche”, ovvero delle stringhe che si ritenevano essere rilevabili da piccole variazioni ben determinate del rumore cosmico di fondo: peccato che tutte le misurazioni non abbiano rilevato queste anisotropie. Cosa fare, quindi? Beh, inventarsi delle nuove strutture teorico/matematiche (le D-Brane “stiracchiate”) rilevabili, secondo i teorici, dal rilevatore Ligo, all’interno delle onde gravitazionali. Peccato che né Ligo, né il suo successore (a-Ligo, 4 volte più sensibile del Ligo originario), in anni di prese dati non abbiano mai evidenziato queste strutture teoriche. Cosa fare, ancora? Basta dire che i calcoli situano questi oggetti teorici in campi di rilevabilità talmente sensibili che ancora dobbiamo costruire un rilevatore in grado di darne conto. Not even wrong!!

E’ sempre l’esperimento successivo che deve dimostrare qualcosa e, quando non lo trova, si passa all’esperimento successivo e avanti così. (chissà cosa potrebbero inventarsi se il futuro rilevatore Einstein, decine di volte più sensibile dell’a-Ligo, non dovesse rilevare nulla….). Per uscire da questo loop, alcuni teorici delle stringhe si sono spinti a dire che la teoria non sarà mai dimostrabile da alcun esperimento!!

 

  • Il terzo è che questa teoria non produce previsioni (o, se le produce, sono sempre state sbagliate), ovvero non è in grado di spiegare prima il perché di certi fenomeni. Questo ultimo punto, che sembra minore, è un argomento che taglia le gambe ai teorici che dicono “eh, ma anche il Bosone di Higgs ha avuto bisogno di 50 anni per venire misurato e studiato”. Vero, solo che, nonostante non se ne conoscesse la massa esatta, si sapeva di per certo, attraverso esperimenti indiretti, che esso esisteva e che, lavorando come se esistesse, si potevano fare previsioni verificabili (ovviamente la sua misurazione ha portato ad un altro livello tutti gli esperimenti e le teorie, ma nessuno aveva il dubbio della sua esistenza). Come sfuggire a questo problema? Beh, facile, ipotizzando una quantità pressochè infinita di “stati di vuoto” (i quali sono, semplificando molto, delle descrizioni di come le particelle interagiscono e, in sintesi, di quanti universi possano esistere – noi viviamo in uno di questi): infinite soluzioni possono prevedere, letteralmente, qualsiasi cosa. Infinite risposte rispondono a qualsiasi domanda, effettivamente.

E oggi?

Negli ultimi anni, nonostante i deprimenti risultati della teoria, c’è una nuova speranza, ovvero l’informatica quantistica. I teorici delle stringhe, infatti, ritengono che molti problemi della teoria siano legati alla “calcolabilità” della stessa (come faccio a calcolare una infinità di stati di vuoto?), motivo per cui sistemi di calcolo più potenti (e i computer quantistici lo sono) possono rispondere a domande finora senza risposta. Rimane, ovviamente, il problema dei “dati in ingresso”: se immettiamo congetture sbagliate (e finora, nella teoria delle stringhe, le congetture non sono state la cosa migliore) in un sistema quantistico, lui restituirà risposte sbagliate. Leggendo certi articoli (alcuni involontariamente quasi umoristici, come quello del pi greco calcolato con la teoria delle stringhe) sembra che le linee guida di questa (forse) “terza rivoluzione delle stringhe” siano “buttate dentro qualcosa nel computer, qualcosa ne uscirà”.

 

Ma quindi, cos’è? Scienza di confine? Religione? Altro?

In questo breve excursus, ovviamente, non sono entrato nei dettagli della teoria (non sono un fisico né un matematico, ho tralasciato molte cose - come le "Swamplands" o la "compattazione" - mentre moltissime altre cose mi sfuggono), ma ho cercato di riassumere brevemente come una idea anche interessante ed innovativa, possa prendere vie “dogmatiche” e trasformarsi, con il tempo, in una sorta di “fede” pseudo-scientifica, anche a costo di andare in contrasto con i dati della realtà.

Ma perché, allora, continuare in questo infruttuoso campo di ricerca?
Per molti motivi: è brutto “buttare a mare” così tanti anni di lavoro (e, soprattutto, finanziamenti), è difficile dire “ho sbagliato”, è difficile ammettere di aver “traviato” tanti giovani ricercatori costringendoli, negli anni, a dedicarsi solo a questo campo di ricerca (se volevano “rimanere nel giro giusto” della fisica teorica), ecc, ecc.

 

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Mia mamma usa Windows

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15 Marzo 2023
Creato: 15 Marzo 2023

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Questo articoletto è tra il serio e il faceto, a partire dal titolo, che fa il verso al famoso blog (che consiglio a tutti di seguire). La mia è una esperienza di un tecnico informatico (di provenienza Windows) che, però, non disdegna di provare/usare/bazzicare il mondo Linux.

Bene, fatta questa doverosa introduzione, andiamo alla storia.
Qualche giorno fa quelli di LHC Dev hanno rilasciato il nuovo applicativo per Atlas, solo che ci sono problemi a scaricare la versione per Windows (NDR: cosa risolta stanotte).

A questo punto, io che son curioso, ieri mi decido a preparare una piccola box Linux per vedere com’è stò applicativo. VirtualBox l’ho già, scarico l’ultima distro di Ubuntu (mi ricordo che lhc ama le distro recenti) e installo la macchina. Fatto, creo un mio account con password, entro e da GUI faccio prima tutti gli aggiornamenti, installo il Boinc Manager, la lingua italiana e la tastiera ITA.

Fin qui tutto liscio come l’olio, in 15 minuti fatto tutto.
Ma è finita qui la pacchia.

Mi ricordo che Atlas vuole, come prerequisito, il pacchetto CVMFS (il file system Cern) e che, per installarlo, son tre comandi in croce (un wget, un dpkg e un apt-get install), niente di esotico.

Apro il terminale bash e questo crasha immediatamente. Lo provo varie volte e niente da fare, non parte. Riavvio il pc e magicamente il terminale parte. Ok, vado su internet (via Firefox) perché non ho voglia di scrivere a manina tutto il lungo URL per scaricare il CVMFS.

Copio il comando ed ottengo il primo errore: “il nome utente non è gruppo sudoers. Questo evento verrà segnalato”. (a chi è che verrà segnalato, scusa?)

Ah, già, hai ragione pure tu, non ho creato la password di root. Lancio il solito comando “sudo passwd” e mi restituisce lo stesso errore.

Calma, probabilmente è un problema dell’utente che ho creato. Torno nell’interfaccia grafica degli utenti e vedo che, effettivamente, il mio utente non ha attivo il pulsante “amministratore” (e non è possibile flaggarlo, giustamente, all’interno di sé stesso). Da qui, al volo, creo un account amministratore “Pippo” (e vuole pure i requisiti di complessità, stò maledetto), entro con quell’utente e vado a flaggare il pulsante sul mio account.

Rientro con il mio account, apro il terminale e firefox….e firefox adesso non funziona più!!!

Calma, calma.

A questo punto provo a rientrare in Pippo (e anche qui Firefox non funziona, ma al massimo installo un altro browser) e decido di editare il file sudoers.conf.

Ovviamente non è presente (o almeno, io non l’ho trovato, non mi trova nemmeno Nano, boh) un editor di testo decente di default in Ubuntu, quindi scarico il primo della lista dei pacchetti disponibili e vado ad aprire il file.

Non ho i permessi.

Calma, calma, calma.

Apro il terminale e vado di chmod. Niente, mi dice che non ho i permessi per modificare i permessi del file.

Calma, calma, calma, calma


Spengo Ubuntu e uso Windows, come mia mamma.

 

P.S.
Ah, ho trovato una guida per risolvere il problema, in pratica è sufficiente ricompilare il kernel bendati, all’interno di un pentacolo di sangue di un gallo sgozzato da alcune vergini (trovarne) in una notte di plenilunio…

https://it.linux-console.net/?p=898#gsc.tab=0

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Addio Lugano bella

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19 Giugno 2017
Creato: 19 Giugno 2017

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Cari sodali scaccolatori,
come alcuni di voi sanno, il sottoscritto, oltre ad essere appassionato di Boinc, è anche "appassionato" di HPC e, visto che il CSCS periodicamente organizza delle visite guidate al loro centro, ne ho approfittato per una bella gita a Lugano.
Accompagnato dal mio primogenito, abbiamo passato la barriera a Chiasso e, costeggiato il lago, siamo arrivati nella ridente cittadina svizzera giusto in tempo per l'apertura
delle porte del Centro ai visitatori. Dopo una breve (circa 30 minuti) introduzione teorica (ma semplice) al calcolo HPC, siamo partiti per la visita guidata del più potente supercomputer europeo, il Piz Daint, in grado di erogare circa 20 Petaflops. Le foto erano consentite, quindi mi sono scatenato (per poi accorgermi che dovevo settare la data nella macchina fotografica.....).
Siamo partiti dal piano inferiore della struttura, dove viene pescata acqua a 5 gradi centigradi dal fondo del lago e utilizzata per scambiare calore con l'aria.

Ovviamente questi impianti non sono quello che si può dire "silenziosi" e la foto mi sembra esplicativa (la signora si era tolta le cuffie che ci avevano dato e in cui sentivamo la voce della guida). Quello a sinistra senza cuffie è abituato, è il manutentore del sistema... :-P

Con 500 litri al secondo, hanno pensato anche a dei silos di riserva d'acqua, sufficienti per spegnere il tutto in caso di calo di pescaggio dal lago.


Al secondo piano, poi, abbiamo visto i sistemi elettrici (strutturati come delle "isole")che alimentano le varie macchine (nella sala ced, oltre al bestione "principale" ci sono altre macchine in rete tra di loro per altre simulazioni/calcoli). In arancione, qui sotto, i gruppi di continuità.

 


Per l'occasione ci hanno fatto vedere anche il nuovo sistema di backup che hanno in test e che, una volta in produzione, è in grado di salvare poco meno di 100 Petabyte di dati.

Peccato per il riflesso nel plexiglas del sistema di backup, ma vi assicuro che vedere tutti quei nastri in movimento è uno spettacolo.

All'ultimo piano, poi, ci hanno fatto vedere il vero e proprio ced, di cui allego alcune foto.

Qualche disco.....ma son quelli piccoli

La loro linea ADSL che è uguale uguale alla mia di casa!!!!

 

Quel filo lì non mi sembra attaccato correttamente

 

Quanti core cpu sono? Ho perso il conto....

Labbestia in tutta la sua bellezza!


Alla fine della visita ho chiesto a Jacopo: "Ma ti è piaciuto???". "Certo papà, ma hanno dei pc più forti del tuo". "Eh....."

 

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Progetto 3M

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05 Dicembre 2014
Creato: 05 Dicembre 2014

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Gentili amici,

già lo scorso anno ho solleticato le vostre papille gustative con un veloce excursus riguardante le più disparate forme di alimentazione alternativa presenti in questo nostro disparato mondo. Durante le ricerche preparatorie per l’articolo mi ero imbattuto nell’altisonante nome di “Specie Umana: Progetto 3M”, ma lo avevo messo velocemente in una cartella per l’eventuale bibliografia (lo aveva già citato di sfuggita anche il buon Danieleg nel vecchio thread). Grave errore il mio!!!! Il “Progetto 3M” è veramente un luminoso esempio di come sia possibile costruire uno stile di vita basandosi sul nulla.

La forma

Il progetto consiste in un libro on-line, un pdf di 1773 pagine (che il sottoscritto, con gravi rischi per la sua salute mentale, si è sciroppato integralmente) impaginate da un tossicodipendente in crisi di astinenza (font delle più diverse fogge e fatture, testo non giustificato, paragrafi ed interlinee che cambiano ogni 3 righe, ecc, ecc) , tant’è che se fossero correttamente revisionate occuperebbero non più di 150 pagine.

Gli autori del libro, vista la sua vitale importanza per il genere umano, ovviamente sono anonimi e nessun riferimento è presente sul sito da cui è possibile scaricarlo gratuitamente, tranne l’indicazione tipica: fate girare il più possibile.

All’interno del pdf, poi, è fin da subito ben chiara la levatura scientifica del tutto, quando gli autori sottolineano che:

“Questo libro, ormai ampiamente diffuso in tutto il mondo da anni, è stato scritto col metodo intertestuale moderno, cioè con la formattazione derivata dall'interazione tra molte centinaia di scienziati specialisti nelle singole discipline scientifiche provenienti da tutto il pianeta (diverse decine di essi, a seconda dell'argomento, per ogni capitolo, paragrafo o singolo settore di quest'ultimo) che hanno unito i risultati delle ricerche scientifiche più avanzate in assoluto……tali ricerche scientifiche, dalla fisica particellare, alla fisica nucleare, meccanica quantistica, astrofisica, biofisica, biochimica, biologia molecolare, paleoantropologia moderna, anatomia comparata, fisiologia comparata, morfologia funzionale comparata fitozoologica(???), scienza dell'alimentazione moderna, medicina moderna, patologia moderna, terapeutica moderna, ecosistemica moderna, urbanistica comparata moderna, scienza economica e finanziaria applicata moderna, scienza politica applicata moderna, sociologia applicata moderna, scienza della conversione industriale, scienza moderna dei sistemi di produzione alimentare mondiale, scienza delle costruzioni moderna, scienza della eco-produzione energetica mondiale, ecc.”

Beh, ovvio che uno, dopo un incipit del genere, abbia delle aspettative abbastanza alte! Poi, però, l'odore di supercazzola da quattro soldi elevatissima scienza comincia a farsi abbastanza forte:

“I PIU' GRANDI SCIENZIATI AL MONDO in ogni campo hanno accettato di APRIRE LETTERALMENTE i propri armadietti professionali più preziosi, contenenti LE PIU' GRANDI SCOPERTE SCIENTIFICHE DI TUTTI I TEMPI in ogni settore TENUTE SEGRETE PER DECENNI, e talvolta tramandate addirittura per qualche secolo, senza che la popolazione purtroppo avesse la minima idea che esistessero”.

Ma caspita, ma io queste centinaia di scienziati voglio conoscerli, voglio stringer loro la mano per ringraziarli personalmente uno a uno….ed invece no:

“le MOLTE CENTINAIA di SCIENZIATI predetti che hanno unito i risultati sperimentali ultradecennali iniziali non ancora ufficializzati e poi incrociati con quelli dei colleghi delle altre discipline scientifiche, hanno ritenuto opportuno PREFERIRE L'ANONIMATO”.

Per fortuna, però, ci hanno lasciato il nome di questa nuova disciplina che dovrebbe rivoluzionare la vita umana, ovvero la “Oloscienza”,

"i cui parametri di base sono quelli postdetti, e la cui struttura di base è proprio esattamente quella del PRESENTE TESTO, che rispecchia la massimamente POTENTE PROCEDURA FONDAMENTALE per affrontare e RISOLVERE qualsiasi problema relativo alla specie umana, di portata anche MONDIALE."

Oh, mammina, questi possono risolvere QUALSIASI problema mondiale, avete capito? E come possiamo fare per aiutarli, ma ovviamente imparando tutti l’Oloscienza, ignoranti che non siamo altro:

“UNIVERSITA' OLOSCIENTIFICA, comprendente SOLO ed ESCLUSIVAMENTE la suddetta OLOSCIENZA, e che, come tutte le strutture PIU' PROGREDITE IN ASSOLUTO, deve avere una impostazione SEMPLICE ed EFFICACE”.

Il contenuto

Dopo aver compreso a fondo “il come” possano questi centinaia di scienziati (e anche noi iscritti alla facoltà di Oloscienza) migliorare le sorti del mondo, dobbiamo capire “il cosa”, ovvero il contenuto profondo di queste 1700 pagine. L’autore entra subito nel merito della questione enunciando un teorema fondamentale dell’Oloscienza:

“OGNI SINGOLO ATOMO DI TUTTO IL NOSTRO ORGANISMO PROVIENE SOLO ED ESCLUSIVAMENTE DAL CIBO”.

Quindi, di che cibo dovremmo essere fatti? “la SPECIE UMANA non è "onnivora", non è carnivora, non è granivora, non è erbivora, non è frugivora (da "fruges"= frutta e parti tenere di vegetali), ma è fruttivora ed in particolare è assolutamente MALIVORA [da "malum"(a sua volta da "malon"= il frutto)= mela].”

Ma scusate, sono arrivato a pagina 50 del Vostro testo e mi dite di mangiare una mela (e che siete dei semplici Melariani)? Ma me lo diceva anche mio nonno quando ero bambino. E le restanti 1723 pagine adesso come le riempite??

Andiamo, però, con ordine altrimenti non si capisce come si sia arrivati alla mela. Motivo per cui la prima domanda che ci facciamo è “Come è nata l’umanità”?

“La specie umana, cioè, non solo nacque perfettamente MALIVORA si nutriva, quindi, solo ed esclusivamente di mele (per l'esattezza di variazione cromatica rossa), ma addirittura nacque solo ed escusivamente grazie alla struttura anatomica stessa del melo, che da struttura arborea a basso fusto ha costretto la nostra struttura primatica arboricola a locomozione sospensoria ad adattarsi gradualmente alla locomozione bipede terrestre”.

Ah, praticamente l’uomo è diventato eretto per raccogliere le mele, interessante teoria che si completa con i dati seguenti:

“A quel punto, è ormai scientificamente chiarissimo che l'uomo continuò a vivere in quella sorta di paradiso terrestre per ben 5,2 milioni di anni, in cui i pochi reperti fossili indicano anche una assenza totale di malattie e una vita media come minimo molto superiore ai massimi standard attuali, addirittura sembra con limite vitale indefinito”.

Cioè, mangiando solo mele (solo rosse, tra l’altro) erano diventati immortali? Fantastico!! Corro subito dal mio fruttivendolo sotto casa!

Ma perché la mela e non, per esempio, l’arancia? Ovvio, perché

“La MORFOFUNZIONALITA' TROFICA SPECIE-SPECIFICA della SPECIE UMANA è anch'essa MOLTO CHIARA e indica precisissimamente anche la PROVENIENZA SPAZIALE NATURALE dell'UNICO cibo ANATOMO-FISIOLOGICAMENTE ADATTO alla sua specie”, ovvero, “nei MILIONI di anni di CO-EVOLUZIONE, acquisisce una STRUTTURA MORFOFUNZIONALE (e biochimico-fisiologica) PERFETTAMENTE COMPLEMENTARE proprio alla STRUTTURA MORFOFUNZIONALE (e biochimico-fisiologica) del FRUTTO stesso”.

In pratica, dal momento che la forma della mano sembra essere "fatta apposta" per contenere una mela, allora la mano si è “evoluta” per raccogliere le mele. Praticamente ci sarebbero da riscrivere tutti i libri di paleontologia finora stesi, dal momento che le mele sono state alla base sia dell’ergersi dell’uomo in posizione verticale sia del pollice oppositivo!!

E gli altri cibi? Quelli che fin dalla preistoria accompagnano il cammino dell’uomo? Ecco, dimenticateveli:

“Dunque, quando riferendosi alla specie umana, si parla di altra frutta, della cosiddetta "verdura", dei cosiddetti "semi", del latte aspecifico, dei cosiddetti "formaggi", delle uova, del cosiddetto "pesce", della cosiddetta "carne", ecc. non si sta ovviamente parlando di qualcosa che ha minimamente a che fare col concetto di "cibo", in quanto, ovviamente, sono solo ed esclusivamente componenti ecosistemiche trofo-aspecifiche, e quindi, come vedremo meglio nel capitolo relativo alla patologia moderna, se introdotti dentro il nostro organismo costituiscono semplicemente un insieme di tossine trofo-aspecifiche (cioè di componente ecosistemica trofo-aspecifica), innescando immediatamente il processo patologico”.

Secondo voi, centinaia di scienziati Progettisti 3M, basterebbe quindi una dieta vegana per poter vivere meglio? Giammai, dal momento che

“è esattamente per questo motivo che chi si "nutre" ancora anche di cadaveri animali, o ancora anche di cadaveri vegetali (come gli umani ancora "onnivori", vegetariani, vegan, vegan-crudisti, ecc.), ha una defecazione ancora estremamente o decisamente puzzolente, cosa che avviene in maniera quasi nulla nei fruttariani, e assolutamente del tutto nulla, anzi con un odore addirittura piacevole (come specialmente per le urine) nei melariani di tutto il mondo.

Ecco, io adesso, amici melariani, non vorrei spaventarvi, ma il cambio di odore dell’urina spesso (ma non sempre, si pensi agli asparagi) è legato ad un cambiamento del PH della stessa e questo, ve lo devo dire, non è una cosa bellissima dal punto di vista medico, eh.

E comunque io due mele cotte con lo zucchero me le farei proprio….giammai: "IN NATURA NON ESISTE ASSOLUTAMENTE IL CIBO COTTO, infatti, SIAMO L'UNICO ANIMALE CHE CUOCE I CIBI”.

Vero! Dobbiamo anche considerare, però, che siamo l'unico animale in grado di scrivere programmi in linguaggio Java.

Vogliamo poi parlare della mela di Adamo ed Eva o dell'Olimpico Pomo della Discordia? E Guglielmo Tell dove lo mettete? E "Il Tempo delle Mele"?? Ecco, io direi di fermarmi qui (anche perché riassumere 1700 pagine di cazzate, Oloscienza non è facile) dal momento che vi ho dimostrato chiaramente come è possibile cambiare in meglio l’umanità mangiando le mele.

Mangiate mele rosse crude e solo quelle, mi raccomando!!

 

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09 Dicembre 2013
Creato: 09 Dicembre 2013

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Si sta avvicinando il Natale e, come ogni anno, questo è un periodo di gozzoviglio e di mangiate pantagrueliche e questo breve articoletto è nato nell’intento di mostrare che quando si perde il lume della ragione, i risultati che ne possono seguire sono nefasti. “Dimmi come mangi e ti dirò chi sei”, questo potrebbe essere, adattato, un motto simpatico per ricordarci che noi, esseri umani, siamo fortemente legati a ciò che ingeriamo. Negli ultimi anni, complice anche la sparizione della fame (almeno non forte come nel dopoguerra), molte persone hanno pensato bene di dedicarsi a forme “alternative” di alimentazione, in spregio non solo alla scienza, ma anche al comune buon senso. Vado quindi ad elencare in ordine di follia crescente le “categorie” umane in base all’alimentazione. Dal momento che, salendo di grado di stupidità, voi miei lettori potreste pensare che io mi stia inventando tutto, aggiungerò link di approfondimento così da non essere tacciato di falsità.

Onnivori: è la condizione naturale dell’uomo. Carni (rosse e bianche), pesce, latte, frutta, verdura, pane, formaggi, ecc, ecc, ecc, l’uomo ha sempre mangiato di tutto (e chi non ci crede guardi una puntata di “Orrori da gustare” di Zimmern) sia cotto che crudo. Soprattutto nei primi anni di vita l’alimentazione variegata è fondamentale per la corretta crescita dei bambini, che riceveranno tutti i nutrienti di cui hanno bisogno. Gli onnivori sono assolutamente tolleranti nei confronti delle altre categorie alimentari, ovvero non vogliono convincere gli altri di aver ragione e credono che ognuno debba alimentarsi come meglio crede.

Vegetariani (moderati): Hanno abbandonato le carni, ma non disdegnano latticini, uova, pesce e ovviamente frutta e verdura sia cotte che crude. In maniera moderata questo stile di vita non è assolutamente pericoloso, anche se, per esempio, nei bambini deve essere costantemente controllato. I vegetariani moderati sono convinti di essere nel giusto ma, di solito, non sono particolarmente intransigenti nei confronti dei “mangiatori di carne” né cercano il proselitismo estremo.

Vegani: Oltre alle carni, questi sciroccati, hanno abbandonato qualsiasi cosa proveniente da fonti animali (quindi latte, uova, pesce, ecc). Il loro credo consiste nel fatto che tutto ciò che proviene da animali sia causa di sofferenza per le bestie e che quindi sia eticamente inaccettabile. Questa alimentazione è assolutamente sconsigliata per i bambini perché produce delle carenze vitaminiche incompatibili con la crescita (non a caso ci sono stati casi di bambini tolti a genitori vegani perché trovati in cattive condizioni). I vegani sono totalmente convinti di essere nel giusto e sono assolutamente intransigenti verso qualsiasi altra forma di alimentazione che preveda origini animali (intransigenza che, non poche volte, si trasforma in violenza verbale e fisica).

Vegani crudisti: Variante dei vegani che prevede l’uso di frutta e verdura solo in forma cruda e non cotta. Sciroccati e intransigenti come quelli sopra.

Fruttariani: Oltre ad escludere tutti gli alimenti che abbiano una qualche attinenza con il mondo animale, i fruttariani escludono dalla loro dieta anche piante (il radicchio e l’insalata per dire) e semi (noci, noccioline, ecc). In pratica mangiano frutta dolce (mele, pere, ecc), frutta d’orto (pomodori, zucchine, ecc) e olive, dal momento che tutti questi cibi non arrecano danni alla pianta da cui vengono raccolti (invece il radicchio, quando viene raccolto, viene “ucciso”). Il livello di sciroccaggine è talmente alto che questa dieta, ovviamente, è assolutamente da proibire ai bambini, ma può essere pericolosa anche per gli adulti. Anche il livello di intransigenza (e di proselitismo) sale e chiunque raccolga l’insalata è considerato poco meno di un serial killer.

Fruttariani

 

Melariani: Sono fruttariani che si nutrono esclusivamente di mele, considerato il frutto per eccellenza (forse hanno letto la questione Adamo&Eva??). Al di là dei rischi per la salute (a qualsiasi età) connessi ad una siffatta condotta alimentare, qualcuno è in grado di pensare che vita triste conduce una persona che mangia 3 volte al giorno, tutti i giorni, mele??

Melariani

 

Liquidariani: Hanno abbandonato l’alimentazione con solidi e si “cibano” solo di liquidi, principalmente acqua, ma qualche volta anche succhi e frullati (ma non troppi perché possono intossicare il corpo). Siamo ad un passo dalla demenza conclamata.

Liquidariani

 

Respirariani (o brethariani): Qui siamo all’apoteosi della stupidità, ovvero persone che hanno deciso di NON alimentarsi più, ma di vivere, come dicono loro, “di luce e respiro”. Vi devo dire cosa può succedere smettendo di bere e di mangiare o ci arrivate da soli? Su internet, ovviamente, a fronte di testimonianze di gente che NON mangia e NON beve da anni (tipo un certo Jericho Genesis Sunfire), ci sono contro-testimonianze (chiamiamole così) di gente che ci ha lasciato le penne.

Per dire, leggete nei commenti qui, c’è gente che gli crede

Respirariani

“adesso sono due anni che non assume alcun cibo e bevanda, se non la sua stessa saliva, fa la pipì episodicamente”.

Sai i reni che contenti che sono???

Poi, in un altro commento sotto, in cui si parlano dei costi del seminario di questo Jericho

“Lui ha il suo costo e le sue spese e anche il buffet o la traduttrice o altre spese minime”. Ah, ma non bastava respirare??

 

Rileggendo questo breve accenno alle pratiche alimentari masochistiche mi vien voglia di farmi invitare da GHZ in Toscana per una bella fiorentina al sangue da 1 kg….

 

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