Gentili amici,
in questi giorni la comunità scientifica (in particolar modo quella fisica e astrofisica) è in fermento, dal momento che sembra ci possano essere delle novità interessanti riguardanti i motori ECM. Per farla breve, questi motori trasformerebbero l’energia elettrica in movimento senza emissione di residui, rivoluzionando completamente la storia dei viaggi spaziali: questi si basano sull’assunto newtoniano che “ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria” (i razzi bruciano combustibile e in cambio ne ricevono una spinta in senso opposto). Ecco perché tutti stanno aspettando maggiori dati e, soprattutto, prove sperimentali riguardante questo metodo di spostamento interplanetario. Ovviamente, la stessa comunità scientifica è la prima a rimanere su posizioni scettiche, viste anche precedenti brutte figure, aspettando solide basi prima di gridare al miracolo.
Poveri stolti, poveri scienziati legati ai loro "numerini" e alle loro belle "teorie".
Non sanno, ahi loro, che in Italia, si, proprio qui, nella patria di Galileo e di Fermi, vive un Geniale Scienziato il quale, con MOLTI anni di anticipo, ha già previsto tutto questo e ha già costruito vari prototipi del motore ECM. Il suo nome è Emidio Laureti!!! Come?? Non vi dice nulla questo nome?? Ecco, è il solito complotto di Big Physics che vuole tenere nascosto il Genio.
Ma veniamo a noi: il dott. Laureti, nel 1982 (nel 1982!!!!), ha l’idea di come stravolgere l’astronautica moderna, cominciando a lavorare prima sulla teoria e poi sulla pratica della PNN (Propulsione Non Newtoniana) e, lavorando alacremente, nel 2001 è in grado di produrre il primo prototipo, il SC12.12, di cui, però, non rimane traccia. Il nostro, ovviamente, entusiasmato dai primi importanti risultati, ne prepara una seconda versione migliorata e la testa direttamente su un pendolo balistico all’uopo modificato. Qui sotto potete vederne una immagine in tutta la sua bellezza.
Da notare la raffinata lavorazione del legno di balsa.
Purtroppo la continua avversione della comunità scientifica costringe il nostro a pubblicare i suoi paper su una rivista scientifica che fin da subito ne apprezza lo stile visionario ma rigoroso: “Nova Astronautica”. No, no, è inutile che vi affanniate su Arvix o su ABS alla ricerca dell’Impact Factor di questa rivista o da altri articoli, dal momento che è scritta, riveduta e stampata dallo stesso Laureti.
La copertina di un numero di Nova Astronautica
Continuando, nonostante l’indifferenza della comunità atea scientifica (maledetti atei scientisti) e lo scherno delle persone su internet, nel suo pregevole lavoro, nel 2005 si arriva ad un prototipo dalle prestazioni incredibili, il P26MR05, che viene presentato al pubblico all’Hotel Sheraton di Roma, luogo da sempre importantissimo per la scienza in Italia.
Il passaggio dal legno di balsa al cartone ha aumentato incredibilmente le performance
E siamo ai giorni nostri: mai domo, il Genio incompreso, ha capito che lavorando da soli si lavora meglio e quindi decide di non rispondere più a nessuna mail (per esempio di chi gli chiedeva di poter fare una tesi di laurea sul PNN) e di non pubblicare i dettagli della sua ultimissima versione del PNN, la F242 (che, a sua volta, migliora il modello VF2, il “Timore del Signore”).
Altri miglioramenti. Abbandonato il volgare cartone per la più aerodinamica carta da cielo dei presepi, viene inoltre aggiunta la Croce Templare, in grado di dare una ulteriore spinta al mezzo propulsivo.
Lo so, molti di voi saranno scettici, abituati come sono alle roboanti promesse dei scienziati che hanno accesso ai mass media (tipo quella mezza calzetta, così la definisce Laureti, di Hawkings), solo perché ho lasciato il meglio alla fine: qual è la giustificazione teorica possibile per la rottura della teoria newtoniana? Ecco, qui, amici miei, vi chiedo uno sforzo comune per seguirmi nelle vie della nuova fisica. Prima di tutto è necessario considerare che la Teoria della Relatività e la Meccanica Quantistica sono fuffa. Si, proprio fuffa:
"la fisica moderna, dopo l'affermazione del punto di vista newtoniano, è stata per di più contaminata quasi irreversibilmente dalla "tensione al fantastico" e dall'"anti-intuitività" che Teoria della Relatività e Meccanica Quantistica hanno inoculato nel suo corpo dall'inizio di questo secolo".
Detto questo è necessario aggirare questa la fisica demoniaca, e fare come Don Giovanni che sconfisse gli arabi a Lepanto e trasformarsi in veri scienziati che guardano alla natura più che alle formule.
Un vero scienziato
Ecco, infatti, che gli ultimi test danno ragione al nostro:
"Un cluster piu’ massiccio di 388 propulsori di classe P26MR05 alimentato a circa 20 kwatt, avrebbe una spinta di circa 1 Newton (circa 100 grammi) , peserebbe meno di un motore a ioni ,avrebbe una spinta maggiore a parità di potenza elettrica impiegata (confronto con il motore a ioni Nstar della Nasa) e avrebbe una durata illimitata .
L’organizzazione della propulsione nella PNN e’ basata non su UN sistema pesante e inefficiente con una enorme massa di reazione da perdere ,come per i missili , ma su UNA MIRIADE di sottosistemi piu’ leggeri strutturati a cluster.
La massa di reazione per la PNN e’ il mezzo in cui si muove cioe’ lo spazio cosmico , ovvero il cosiddetto “vuoto” che malgrado il suo nome ha costante dielettrica e permeabilita’ magnetica diverse da zero, e che quindi per la PNN funziona come un “campo statico” su cui esercitare la spinta."
Ma allora cosa aspettano la NASA, l’ESA e tutti gli altri ad accaparrarsi questo Genio? A mettere immediatamente in produzione il Motore, così da “arrivare là dove nessuno è mai giunto prima”? Ma è ovvio. E’ perché il nostro Genio ha, giustamente, concesso il tutto (prototipi, know-how e proprietà intellettuali) all’OCCC, ovvero all’Ordine Crociato per la Cristianizzazione del Cosmo, gruppo che continuerà a sviluppare e migliorare il prodotto, avendo già messo in cantiere una astronave che funzioni su tale principio (allego sotto uno schema DETTAGLIATO della stessa).
Cos’altro dire?
Aspettiamo fiduciosi che si rompa il muro del silenzio che circonda il nostro Genio e che l’umanità possa finalmente progredire verso le stelle.