Nanotecnologie per riparare le lesioni nervose
Enrica Battifoglia
ROMA
Proteine capaci di autoassemblarsi e microtubi costruiti in laboratorio usati come guida: sono questi gli «ingredienti» di base della prima ricostruzione al mondo di fibre nervose ottenuta grazie alle nanotecnologie. Gli animali, che non potevano camminare a causa di lesioni croniche, hanno ricominciato a muoversi e le lesioni sono scomparse. La ricerca, tutta italiana, è stata condotta sui ratti ed è pubblicata sulla rivista internazionale Acs nano. I «buchi» che impedivano la trasmissione dei segnali nervosi sono stati completamente colmati con la formazione di un tessuto nervoso completo in tutti i suoi elementi, compresa la guaina di mielina che permette la trasmissione dei segnali nervosi. «Siamo rimasti stupiti: non ci aspettavamo di ottenere questi risultati, sono davvero molto incoraggianti», hanno detto i due autori della ricerca: il bioingegnere Fabrizio Gelain e l'esperto di cellule staminali Angelo Vescovi. Entrambi hanno condotto il lavoro presso il dipartimento di Biotecnologie e bioscienze dell'università di Milano Bicocca. Cominciata 9 anni fa, la ricerca è costata finora almeno 4 milioni di euro. I finanziamenti sono arrivati dall'associazione per la ricerca sulle malattie neurodegenerative Neurothon, dalla Fondazione Cariplo, dalla Regione Lombardia attraverso l'ospedale Niguarda e dall'Associazione mieololesi (Aim).
«Ci ha lasciato a bocca aperta il fatto che 7 mesi dopo il trapianto il tessuto nervoso continuava a crescere», ha detto Vescovi, recentemente nominato direttore scientifico dell'Istituto Casa Sollievo della Sofferenza. Finora si è provato a iniettare nelle lesioni nervose cocktail di fattori di crescita o cellule staminali: «il problema è che queste non riescono ad arrivare a destinazione: galleggiano nel vuoto finché non vanno in necrosi», ha spiegato Vescovi. «Per fortuna sono arrivate le nanotecnologie», ha detto Gelain, che ha messo a punto il dispositivo forte dell'esperienza vissuta negli anni passati negli Stati Uniti, presso il Massachussetts Institute of Technology (Mit).
Fonte:
www.gazzettadelsud.i...vio.aspx?art=11301&Edizione=1&A=20110122
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La pubblicazione dovrebbe essere questa:
pubs.acs.org/doi/abs...pe%253A%2Bacs-toc%255D&searchHistoryKey=