Live chat

GHz Aggiornamento stats minecraft ripristinato, avevano fatto una variazione al sito web che bloccava l'update, grazie per la segnalazione Loroe (18.09.25, 23:11)
boboviz credo sia un problema dei progetti (18.09.25, 11:02)
Loroe Ciao, perchè le statistiche di alcuni progetti non si aggiornano? es. minecraft è fermo da un paio di mesi. (13.09.25, 18:45)
Spot T and crunching by cpu...that's twice worth of mention (06.09.25, 20:03)
Spot T I think you are the only one (of us) that found a megaprime in srbase proj (06.09.25, 20:02)
entity Thanks, I'm glad the team got recognition too (06.09.25, 17:55)
r3venge Complimenti Entity!! (05.09.25, 21:30)
Spot T congrats to entity for the megaprime found (05.09.25, 19:56)
Fabrizio74 Dopo una pausa è arrivato un pò di lavoro in Gpugrid (28.08.25, 16:43)
boboviz @vincenzo effettivamente è strano. Che altri progetti hai agganciato?? (25.08.25, 15:15)
boboviz I challenge/sfida sono sempre stati una "sfida" per organizzarsi (25.08.25, 15:15)
Vincenzo Cefariello P.s ma perché Boinc se metto 10 giorni di lavoro e 10 supplementari, prende solo Einsten e Milkway. Deve prendere tutti i progetti .-. (23.08.25, 14:25)
Vincenzo Cefariello Lasciamo stare che poi nessuno si degna di leggere un pdf o qualche guida, ma vuole un tutorial su youtube anche per le menate (23.08.25, 14:22)
Vincenzo Cefariello Il problema rimane sempre lo stesso, poca pubblicità di Boinc, troppa ignoranza in generale, e setup troppo complicato per chi non è pratico di Computers (23.08.25, 14:22)
r3venge no al momento sono ancora fermo, mi sto organizzando, ma ho visto che l'attività sul forum dei 3d relativi ai challenge è praticamente scomparsa (21.08.25, 23:18)
kidkidkid3 Correggetemi se ho sbagliato (20.08.25, 18:24)
kidkidkid3 Se non ricordo male abbiamo l'iscrizione automatica a tutti i challenge che partono, anche se da parte nostra non ne lanciamo più (20.08.25, 18:23)
kidkidkid3 Bentornato ... allo scaccolo ! (20.08.25, 18:22)
r3venge Sono stato un pò assente ma volevo sapere, a parte il Pentathlon, non si fanno più challenge? (19.08.25, 00:42)
boboviz Buon Ferragosto!! (15.08.25, 15:13)
Per usare la chat devi effettuare il login.
Benvenuto, Ospite
Nome utente: Password: Ricordami
Ieri

29 Settembre 2025 : 14:30
Migrazione del forum e dei suoi contenuti

Leggi tutto...
  • Pagina:
  • 1

ARGOMENTO:

Busto Ariszio. Per noi il dna non ha segreti 11/06/2010 09:53 #51922

  • premastampi
  • Avatar di premastampi Autore della discussione
  • Offline
  • RAM 256 KB
  • RAM 256 KB
  • Messaggi: 350
  • Ringraziamenti ricevuti 0
www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=175730

Busto Arsizio

Per noi il dna non ha segreti

La Toma è stata la prima realtà privata italiana e tra le prime nel mondo ad occuparsi di diagnosi prenatale delle malattie genetiche. A due passi dal centro della città lavorano 70 giovani laureati in biologia e medicina
Ingrandisci testo Riduci testo Zoom Testo
Versione stampabile Stampa | Invia articolo a un amico Invia | Scrivi alla redazione Scrivi
Galleria fotografica Galleria foto
immagine di separazione
immagine di separazione
federico maggiSu una superficie di pochi millimetri ci sono tutte le informazioni genetiche. Il vetrino entra nel computer e nel giro di pochi secondi macina dati sul Dna del piccolo feto.
Sembra una magia e invece è l'ultima evoluzione della ricerca in materia di citogenetica.
Federico Maggi non poteva pensare a cosa sarebbe diventato il suo lavoro quando trent'anni fa lasciò l'ospedale di Angera per fondare la Toma Advanced Biomedical Assays.
Nel suo racconto, nei suoi occhi, si legge tutta la sua passione per un'attività che è qualcosa di più di un semplice lavoro. È orgoglioso di essere il protagonista di uno dei laboratori più importanti d'Europa per le diagnosi prenatali. La Toma è a due passi dal centro di Busto Arsizio.
L'ingresso nella vecchia struttura completamente ristrutturata fa subito dimenticare il traffico di una zona fortemente urbanizzata, e ogni particolare è curato per accogliere quanti scelgono di andare lì di persona per fare le analisi.
La Toma è stata la prima realtà privata italiana e tra le prime nel mondo ad occuparsi di diagnosi prenatale delle malattie genetiche. Grazie all'esperienza maturata e alle oltre 16mila analisi all'anno in questo delicato settore è stata scelta, insieme con un un centro francese, dal governo statunistense, a far parte di una commissione speciale che utilizza la tecnologia CGH array che permette un'analisi approfondita del genoma.
TomaIl primo dicembre del 1979 era un sabato e lei nel volume che raccoglie trent'anni di storia ci ha tenuto a raccontarlo. Com'è nata la Toma?
«Lavoravo nel laboratorio di analisi dell'ospedale di Angera, ma ero già affascinato dalla citogenetica. La struttura pubblica allora non offriva spazi per nuovi progetti e così appena la Regione Lombardia rese possibile aprire legalmente un'attività in questo campo, insieme con il mio amico, il dottor Giovanni Toia, fondammo la Toma».

Che cos'è che caratterizza il vostro lavoro?
«La passione per quello che facciamo, la formazione e la ricerca. Abbiamo sviluppato diversi settori. Insieme con la citogenetica, che è il nostro settore avanzato, abbiamo anche un completo servizio di analisi di laboratorio di chimica clinica, immunologia, tossicologia. Non facciamo nessuna attività ambulatoriale perché lavoriamo con strutture di tutta Italia e non vogliamo fargli concorrenza. Noi trent'anni fa abbiamo creduto che non ha alcun senso far spostare le persone. È meglio muovere le provette e così è andata».

Quali sono state le tappe della crescita della Toma?
«Un momento importantissimo è stato l'incontro con il professor Giuseppe Simoni. Lui era già un affermato genetista studioso delle anomalie del corredo cromosomico. All'inizio iniziò a collaborare come consulente, ma subito dopo entrò nella società. Con lui gli studi l'attività della citogenetica divenne ancor più importante e successivamente inaugurammo anche un settore dedicato alla biologia molecolare. Insieme con questo affascinante lavoro facciamo analisi legate al mondo del lavoro e agli aspetti tossicologici. Funziona anche un servizio convenzionato per le analisi classiche. Un altro aspetto importante è quello dell'informatizzazione dei processi perché offre un processo di qualità al cittadino e allo stesso tempo i rischi di errore umano sono ridotti a zero.».

tomaA cosa serve la citogenetica?
«Analizziamo i villi coriali e il liquido amniotico per stabilire il cariotipo del feto. Questo ci consente di scoprire la base cromosomica di malformazioni, dimorfismi, ritardo mentale, ritardo di crescita sia nei bambini che nell'età adulta. Questo è il settore che assorbe la maggior parte del nostro personale anche perché sulla diagnostica abbiamo un protocollo molto rigido e ogni analisi viene valutata da sei diverse persone con due campioni diversi di vetrini. È fondamentale avere la certezza della diagnosi».

Quante persone lavorano oggi alla Toma?
«Settanta e sono tutti molto giovani per lo più laureati in biologia e medicina. L'80% sono donne. Per noi è una scelta strategica perché la professionalità femminile porta nell'azienda capacità, senso di responsabilità, sensibilità, impegno e praticità e questo fa la differenza. Le ragazze che lavorano qui quando devono comunicare che sono in gravidanza trovano sempre un sorriso e siamo felici di veder nascere tanti bambini. Qui cerchiamo di far conciliare carriera e famiglia. Sono molte le dipendenti che sono madri e noi grazie a una forte flessibilità le permettiamo di gestire al meglio questo duplice impegno».

Federico MaggiQuanta importanza date all'innovazione e alla formazione?
«Tantissima. È uno dei nostri punti di forza. Abbiamo rapporti con molti centri di eccellenza e con università. Nella nostra sede svolgiamo spesso convegni e seminari scientifici. Partecipiamo alla ricerca a diversi livelli e un esempio è il nostro impegno nella Biocell per quanto riguarda le cellule staminali del liquido amniotico. Un altro punto importante riguarda ricercatori e studenti che possono venire qui a svolgere la loro attività e per questo abbiamo previsto diversi spazi di accoglienza indipendenti in modo da poter avere tutto il comfort».

Nello suo studio il dottor Federico Maggi indica con orgoglio il suo primo microscopio con cui iniziò trent'anni fa questa impresa. «Allora eravamo in tre. Tanta passione e un po' di fortuna ci hanno fatto partire. Ora contano ancora quegli ingredienti, ma la qualità el nostro lavoro viene dall'esperienza, ma anche da tanto studio e ricerca».


le foto del laboratorio
www3.varesenews.it/gallerie/index.php?id=6506&img=1

Si prega Accedi o Crea un account a partecipare alla conversazione.

  • Pagina:
  • 1
Moderatori: camposReLeonAntonio Cerrato
Tempo creazione pagina: 0.195 secondi
Powered by Forum Kunena