29 Set 2025
29 Settembre 2025 : 14:30
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astroale
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Finirà che il folding verrà superato dall'osservazione diretta delle proteine in azione ? 
Ipotesi bislacche a parte, qualcuno mi spiega come funziona ?
io sono rimasto alle nozioni di scuola media, che dicevano che il limite di ingrandimento del microscopio ottico è dato dalla lunghezza d'onda della luce, e infatti le ottiche funzionanti nel vicino ultravioletto garantivano qualche ingradimento in più .... ma se era un limite fisico, questo "supermicroscopio" come funge ?
Dal super microscopio dettagli mai visti di cellule e virus
Osservate particelle del virus dell'epatite B
Il supermicroscopio combina una tecnica che permette di seguire il movimento delle molecole all'interno della cellula (chiamata pCF) con una tecnica di "super-risoluzione" (Sted), che consente di produrre immagini con un dettaglio inferiore a 100 miliardesimi di metro (nanometri), superando i limiti degli attuali microscopi ottici, che si fermano a 200 nanometri.
Nikon-Iit, nasce il supermicroscopio
Genova - La Nikon sbarca all’Iit di Genova. La multinazionale giapponese delle macchine fotografiche punta su un altro dei suoi prodotti investendo in un nuovo centro di microscopia ottica. Sceglie l’Italia perché nel capoluogo ligure lavora uno dei cinque centri di eccellenza al mondo nello sviluppo della ricerca dei microscopi. Nikon ci mette gli strumenti (tre milioni di euro di investimento), il Dipartimento di Nanofisica dell’It contribuisce con ricercatori e scienziati. L’obiettivo è affinare sempre più il microscopio ottico, già in ora in grado di far vedere un’immagine con una definizione inimmaginabile soltanto cinque anni fa, nitidezza che veniva invece garantita dal microscopio elettronico.
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astroale ha scritto:
Finirà che il folding verrà superato dall'osservazione diretta delle proteine in azione ? 
Ipotesi bislacche a parte, qualcuno mi spiega come funziona ?
io sono rimasto alle nozioni di scuola media, che dicevano che il limite di ingrandimento del microscopio ottico è dato dalla lunghezza d'onda della luce, e infatti le ottiche funzionanti nel vicino ultravioletto garantivano qualche ingradimento in più .... ma se era un limite fisico, questo "supermicroscopio" come funge ?
A quanto si legge desumono la forma dell'oggetto in esame dalla sua iterazione con lo spazio che lo circonda, il movimento sembra.
Mi tornano in mente le derivate di funzione (Analisi 1) come termine di paragone.
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Axeldt
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La STED è l'evoluzione delle varie tecniche di microscopia a fluorescenza dove la parte del campione che deve essere visualizzata viene marcata (se non è naturalmente fluorescente) con un fluoroforo. La radiazione luminosa incidente sul campione provoca l'eccitazione degli elettroni del fluoroforo che, dopo un tempo brevissimo, ritornano allo stato energetico fondamentale rilasciando un fotone ovvero emettendo una radiazione luminosa a lunghezza d'onda diversa da quella incidente (emissione spontanea) che viene separata dalla luce spuria mediante opportuni filtri per poter essere visualizzata.
Nella tecnica STED, invece, si utilizzano due sorgenti luminose: una eccita gli elettroni del fluoroforo e subito dopo un'altra provoca il rilassamento (emissione stimolata) di tutti gli elettroni ad eccezione di quelli nel centro del fascio di eccitazione che così sono gli unici a emettere fotoni (rivelati da un detector) a una lunghezza d'onda tale da generare il fenomeno della fluorescenza e permettere all'oggetto in analisi di essere visualizzato a una risoluzione maggiore.
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Axeldt
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News: premio Nobel per la Chimica 2014 all'inventore della tecnica STED, Stefan Hell. Anche i colleghi Eric Betzig e William Moerner sono stati premiati per l'invenzione di un'altra tecnica, la microscopia a singola molecola; si tratta sempre di una tecnica basata sulla fluorescenza ma in questo caso cambia il modo in cui avviene la stimolazione e l'imaging del campione.
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