Alle volte, come i titoli dei giornali (titoli che, spesso, vengono girati dagli uffici stampa delle aziende interessate, senza che i giornalisti approfondiscano) possono illudere il cliente. Esempio.
Intel in data odierna ha fatto una "paper presentation" (su carta, i processori, che vada bene, si vedranno a Marzo/Aprile del prossimo anno) dei nuovi processori Rocket Lake. Ovviamente le frasi roboanti si sono sprecate "miglioriamenti IPC a doppia cifra", "nuovi core", "il processore più potente", ecc, ecc, ecc.
Ecco come reagisce una famosa testata di HW nostrana: "Intel Rocket Lake, Cypress Cove è il cuore tutto nuovo delle prossime CPU Core desktop".
Notate bene il titolo "tutto nuovo", ovvero uno pensa ad una completa riscrittura della struttura del core, qualcosa di innovativo.
Curioso ti avventuri nel testo e subito capisci che qualcosa non funziona alla riga "ma secondo le voci di corridoio i chip Rocket Lake saranno nuovamente realizzati a 14 nanometri". No, cari giornalisti, non sono voci di corridoio, se Intel avesse a disposizione i tanto agoniati 10nm, lo urlerebbe ai quattro venti, quindi il fatto che sorvoli su questo dettaglio la dice lunga.
E allora come "riprogettare completamente" una cpu se hai lo stesso processo produttivo che stai "spremendo" da anni? Ecco che, informandosi meglio esce il dettaglio: è un backport! Ovvero si prende il progetto nato a 10nm e lo si "spalma" sui 14nm. Fantastico, direte voi, se funzionava bene sui 10, sui 14 farà faville. Ed invece è proprio il contrario: quando un processore nasce dall'inizio per un determinato processo produttivo, passarlo su un processo "maggiore" è un disastro di prestazioni e consumi.
E si, le prestazioni. Le ricordate? Si parla di "doppia cifra di miglioramento IPC", facendo riferimento ai processori della famiglia Skylake. Peccato che quei processori siano del 2015!!
Ah, nota di colore: serviranno, ovviamente, nuove motherboard.
Conclusione: Se Intel riesce a presentare della fuffa rifritta come qualcosa di assolutamente innovativo e potente, AMD deve ancora imparare a fare bene le presentazioni dei suoi prodotti.