In Spagna hanno usato una simulazione al computer per realizzare una nuova molecola contro l'AIDS.
C'è un nuovo farmaco contro l'AIDS, capace d'impedire la riproduzione del virus. Promette quindi moltissimo ai malati di tutto il mondo e a chi potrebbe ammalarsi domani, e chissà che un giorno il suo creatore non trovi una cura definitiva. A proposito, l'ha inventato un computer, anzi un supercomputer.
L'obiettivo era attaccare geneticamente il virus, sostanzialmente "sterilizzandolo" - rendendolo cioè incapace di riprodursi all'interno dell'organismo. Il nuovo composto si basa su molecole p-terphenyl che impediscono, nel virus HIV-1, l'interazione tra le proteine e il recettore RNA, impedendo così la replicazione genetica. La cellula infettata quindi non può contagiarne altre.
In questo modo si bloccano le possibili nuove infezioni, e potenzialmente si elimina la malattia: dato che le cellule tendono a morire, se il virus non riesce a riprodursi svanirà con esse, ma solo la sperimentazione ci dirà se le cose andranno davvero così.
Tutto è stato progettato al computer, e i test in laboratorio hanno confermato che tutto funziona. Realizzare un vero e proprio medicinale richiede ancora del lavoro naturalmente, ma il più è fatto. Questa vicenda non è solo una buona notizia per chi è colpito direttamente o indirettamente da questa terribile malattia, ma ci indica anche una chiara tendenza: anche in campo medico le simulazioni al computer possono offrirci davvero molto, e portarci a traguardi che altrimenti sarebbero impossibili.
a ricerca è stata realizzata in Spagna e firmata da J. Alcamí, S. Fustero, J. Gallego e altri.
Fonte notizia