ARGOMENTO:

Discussione sull'articolo: Come diventare un'associazione

grazie per aver raccolto tutte queste informazioni. Sinceramente, temevo fosse peggio come impegno!
Naturalmente se si decide di procedere, io ci sto. Darò anche il mio contributo economico.

Io non supporto il calcolo distribuito per "supportare" genericamente la ricerca, ma per farla. Altrimenti cade tutto il palco.

Ma la legge non ci aiuta.

L'approccio scelto da Rechenkraft è quello dell'ente caritatevole. Cito dal loro statuto :

Purpose and tasks of the association

(1) The purpose of the association is to promote education, research and science through the use of networked computers within the meaning of the preamble.
(2) The association advocates for progress in the fields of natural sciences, information technology, mathematics and medicine.
(3) The association pursues exclusively and directly charitable purposes within the meaning of the section "tax purposes" of the tax code. Any amendment of the articles should be in decision making by the competent tax office for the club voted on the compatibility of the change with the charitable tax law.

La nostra legge, citata nell'articolo di Dario, prevede la beneficienza solo nei confronti degli individui e non della ricerca.

Per la ricerca ci si deve rifare a questo regolamento che specifica il testo citato da Dario, che riconosce solo le fondazioni come potenziali enti ONLUS che fanno ricerca.

Non sembra esserci scampo, a meno che non diventiamo una fondazione (oppure mettiamo su una biblioteca... e allora gli va bene)




P.S. nota @Cenit: sei troppo arrendevole ultimamente... ti sei innamorato?

Mi accodo al buon Cenit per la disponibilità (fatti salvi gli impegni familiari...). Io credo che il trasformarci in associazione ci farebbe fare un \"salto di qualità\"

baxnimis ha scritto:

Non sembra esserci scampo, a meno che non diventiamo una fondazione (oppure mettiamo su una biblioteca... e allora gli va bene)

Non ho capito. In Italia ci sono più associazioni che abitanti e dobbiamo scontrarci con tutte queste rogne?? Deve esserci una via semplice per "presentarci" al mondo.

baxnimis ha scritto:

P.S. nota @Cenit: sei troppo arrendevole ultimamente... ti sei innamorato?

oddio si vede anche via forum?

baxnimis ha scritto:

Io non supporto il calcolo distribuito per "supportare" genericamente la ricerca, ma per farla. Altrimenti cade tutto il palco.

Ma la legge non ci aiuta.
[...]
La nostra legge, citata nell'articolo di Dario, prevede la beneficienza solo nei confronti degli individui e non della ricerca.

Per la ricerca ci si deve rifare a questo regolamento che specifica il testo citato da Dario, che riconosce solo le fondazioni come potenziali enti ONLUS che fanno ricerca.

Non sembra esserci scampo, a meno che non diventiamo una fondazione

Riguardo a "aiutare" vs "fare" Ricerca, io ho preso per buono quanto emerso da questo thread e in particolare dalle risposte alla domanda n°3.
Probabilmente però stiamo parlando della stessa cosa, nel senso che noi (BOINC.Italy) "FACCIAMO" Ricerca in quanto "AIUTIAMO" la Ricerca.
Invece l'altro "FARE" Ricerca, nel suo senso più pregnante e attivo - ossia il lavoro fatto dai ricercatori - non rientra tra le nostre attività, almeno per il momento e probabilmente ancora per un bel pezzo.
Diverso il discorso se riuscissimo a mettere in piedi un progetto BOINC (attività nemmeno troppo costosa, stipendio di un eventuale ricercatore a parte), ma in quel caso rimarrebbe il vincolo del "particolare interesse sociale" che limita grandemente il tipo di Ricerca che consente la qualifica di ONLUS.

Sempre a questo proposito posso dire tuttavia che torna a nostro favore una modifica all'art.10 (non citata nel portale, anche perchè scoperta proprio indagando in merito alla questione sollevata da Bax [vedete che serve fare domande?!]) del D.Lgs. 460/1997 introdotta dal D.L. 185/2008 (Decreto Anticrisi) che, inserendo il comma 2bis, dice:

Si considera attività di beneficenza, ai sensi del comma 1, lettera a ), numero 3), anche la concessione di erogazioni gratuite in denaro con utilizzo di somme provenienti dalla gestione patrimoniale o da donazioni appositamente raccolte, a favore di enti senza scopo di lucro che operano prevalentemente nei settori di cui al medesimo comma 1, lettera a ), per la realizzazione diretta di progetti di utilità sociale

In questo senso, il finanziamento della Ricerca svolta da Fondazioni o da esse affidata a [...] si può considerare beneficenza e quindi far acquisire lo status di ONLUS.

Tuttavia, come recitano le lettere b) e c) del comma 1, nelle ONLUS lo Statuto o l'Atto Costitutivo devono prevedere:

b ) l'esclusivo perseguimento di finalità di solidarietà sociale;

c ) il divieto di svolgere attività diverse da quelle menzionate alla lettera a) ad eccezione di quelle ad esse direttamente connesse

dove per "solidarietà sociale" (comma 2):

Si intende che vengono perseguite finalità di solidarietà sociale quando le cessioni di beni e le prestazioni di servizi relative alle attività statutarie nei settori dell'assistenza sanitaria, dell'istruzione, della formazione, dello sport dilettantistico, della promozione della cultura e dell'arte e della tutela dei diritti civili non sono rese nei confronti di soci, associati o partecipanti, nonché degli altri soggetti indicati alla lettera a ) del comma 6, ma dirette ad arrecare benefìci a:

a ) persone svantaggiate in ragione di condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali o familiari;

In base a tutti questi elementi, io non mi sentirei sicuro di dire che potremo mai accedere allo status di ONLUS. Di sicuro, ci sarebbero parecchie modifiche da fare.
Tuttavia, come già spiegavo, il fatto di essere ONLUS è completamente slegato da quello di essere Associazione di Promozione Sociale. Le differenze consistono in un diverso trattamento fiscale e norme da rispettare, ma IMHO i benefici, almeno allo stato attuale, non sono tali da giustificare la scelta.
Non essere ONLUS ci eviterebbe qualunque vincolo al tipo di attività (a parte quelle illecite)

Ripeto, al momento mi muoverei verso una semplice APS registrata all'Agenzia delle Entrate (niente registri locali, niente ONLUS, niente riconoscimento).

P.S. Bax in questo post ho fixato il link al DPR 135/2003 che nel tuo post era andato perduto

Associazione culturale? oppure di volontariato?

simonlebon ha scritto:

Associazione culturale? oppure di volontariato?

Associazione di Promozione Sociale è la definizione giuridica, Associazione Culturale non vuol dire niente (che io sappia) a parte il fatto che l'associazione opera nel campo della cultura.

Le organizzazioni di volontariato operano esclusivamente a favore di terzi svantaggiati e mai dei soci.

Venturini Dario ha scritto:

Ripeto, al momento mi muoverei verso una semplice APS registrata all'Agenzia delle Entrate (niente registri locali, niente ONLUS, niente riconoscimento).

Si, si, APS....ho sempre sognato di vincere il premio Petruzzellis della Gattina (cit.)!!!!
Al di là degli scherzi, mi sono un pò perso nei meandri di commi e sottcommi .....Dario, invece, mi sembra molto sciolto
Essere una APS cosa comporterebbe in termini di visibilità (contatti con mass-media, possibili contatti con ricercatori/università), accesso ad eventuali sponsorizzazioni, ecc, ecc??
Rimarrebbe da scegliere pure la sigla:
1) ADCD (Amici del calcolo distribuito)?? Non vorrei fossimo scambiati per fans dell'hard rock.
2) ANCD (Associazione nazionale calcolo distribuito)? Molto più formale.
3) ASI (Associazione scaccolatori incalliti)?? Bisognerebbe tutti conoscessero il significato di scaccolo...

Ti dirò, per il nome io terrei BOINC.Italy.
Motivi vari: ci toccherebbe cambiare dominio, rifare mezzo sito, ecc. Tuttavia, volendo, si potrebbe anche fare. Direi che ne parliamo domani sera al BIMBO.

Per quanto riguarda sponsorizzazioni et similia il discorso si fa più complicato. In quanto APS potremmo:
1 - ricevere quote associative
2 - ricevere elargizioni liberali fino a mi pare 5.000€
3 - effettuare raccolte fondi

Per ricevere donazioni (oltre i 5.000€) o lasciti testamentari ho il dubbio che sia necessario qualcosa di più, ma non ricordo e al momento non mi sembra nemmeno necessario controllare

Le elargizioni/donazioni sarebbero poi detraibili o deducibili (a seconda dei casi, casomai scrivo un altro articolo), in modica misura.

Per accedere a finanziamenti o contributi pubblici invece è necessario essere iscritti nei vari registri, ma ho già spiegato le difficoltà in merito.

Le sponsorizzazioni poi sono una rogna, perchè sono ritenute SEMPRE attività commerciale e quindi necessitano di partita IVA e successivo pagamento tasse, sebbene sia previsto un regime forfettario sul quale comunque mi informerò meglio. Tuttavia avere partita IVA richiede una serie di adempimenti al quale non siamo assolutamente preparati.

Per quanto riguarda invece la visibilità sui mass-media e i contatti con l'Università, quelli esulano completamente dal fatto di essere associazione. Tuttavia, come puoi ben immaginare, fa un effetto ben diverso dire "siamo una community online" e "siamo un'associazione che...". In fin dei conti cambia poco, ma l'immagine è quello che conta molto spesso.

Venturini Dario ha scritto:

Per quanto riguarda invece la visibilità sui mass-media e i contatti con l'Università, quelli esulano completamente dal fatto di essere associazione. Tuttavia, come puoi ben immaginare, fa un effetto ben diverso dire "siamo una community online" e "siamo un'associazione che...". In fin dei conti cambia poco, ma l'immagine è quello che conta molto spesso.

Era quello che, penso, ci interessi di più
Con i soldi il gruppo se l'è sempre cavata con l'autofinanziamento.
Per passare a "strutture" come quelle di cui parli tu ho idea dovremmo essere molti di più

Veramente interessante, stiamo facendo davvero sul serio
Sicuramente, presentarci come associazione e non come semplice community, ci darà maggiore credibilità e visibilità!
Contate pure su di me

Qualunque cosa decidiate per poter procedere io ci sono sempre per dare una mano sia col mio che coi dindini.

Mi sono imbattuto nel sito dell'Associazione Italiana Supporto e Traduzione Mozilla www.mozillaitalia.it/home/

Leggete lo statuto e come diventare soci. Credo che sia l'esperienza più simile alla nostra.

jcuervo ha scritto:

Leggete lo statuto e come diventare soci. Credo che sia l'esperienza cosa più simile alla nostra.

Decisamente interessante. C'è, naturalmente, il notaio....

Per quanto non contemplato nel presente statuto valgono, se e in quanto applicabili, le norme in materia del codice civile e delle leggi speciali.

Firmato:

* Michele Dal Corso,
* Lodolo Francesco,
* Giacomo Magnini,
* Giuliano Piero Masseroni,
* Roberto Principiano.
* Nicoletta Morelli Notaio. Vi è Sigillo.