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Nell'estate del 2010 l'ovest della Russia è stato colpito da una straordinaria ondata di caldo, con la regione che ha sperimentato il luglio più caldo da quando esistono le registrazioni. Se questo evento fu causato (in parte) dai cambiamenti climatici antropici oppure no è stato una fonte di polemiche.

Dole et al. (2011) ha riportato che l'ondata di calore del 2010 in Russia fu "principalmente di origine naturale" mentre Rahmstorf e Coumou (2011) scrissero che, con una probabilità pari all'80%, "il caldo record del luglio 2010 non sarebbe avvenuto" senza il riscaldamento climatico su larga scala iniziato negli anni'80. La maggior parte di questo riscaldamento su larga scala è stato attribuito dall'antropico aumento delle concentrazioni dei gas serra. Quest'ultimo studio afferma esplicitamente che i loro risultati "contraddicono quelli di Dole et al. (2011)".

Utilizzando i risultati provenienti dall'esperimento Weather At Home, i responsabili del progeto hanno visto che non c'è una sostanziale contraddizione tra questi due articoli. Lo stesso evento può essere sia per lo più generato internamente in termini di magnitudo, sia per lo più esternamente guidato in termini di probabilità che un tale evento si verifichi. La differenza nelle conclusioni tra questi due articoli illustra l'importanza di specificare precisamente di quale domanda si sta parlando. Per i responsabili del progetto dovete porre entrambe le domande, se la magnitudo era interna alla variabilità naturale e se la frequenza di queste ondate di calore che accadono è cambiata. La loro risposta è che la magnitudo di questa ondata di calore fu, principalmente, di origine naturale ma la possibilità che una tale ondata di calore accada nuovamente è incrementata di 3-4 volte a causa dei cambiamenti climatici antropici.

Link:

http://www.agu.org/news/press/pr_archives/2012/2012-10.shtml

http://www.guardian.co.uk/environment/2012/feb/21/climate-change-russian-heatwave


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