@venditti
Il problema secondo me è che è il pubblico a conoscere poco le personalità fondamentali della scienza, fondamentali al punto da meritarsi il più alto premio che poteva essere concesso loro come riconoscimento dei loro lavori.
Ho pensato, in risposta alla tua proposta di voler fare qualcosa di unico e caratterizzante, e al contempo "preciso" e con una logica dietro, ai centenari dei premi Nobel, non solo perché questo rispondeva, secondo me, alle esigenze di presentare i personaggi più illustri e importanti nella storia della ricerca, ma anche per dare e darci una possibilità di approfondire tali personalità, alla cui importanza, purtroppo, molto spesso non corrisponde la fama dovuta.
questo è verissimo, ma temo che, per una buona riuscita, tutto ciò comporti un lavoro oserei dire micidiale, per i motivi di cui sotto.
Dopotutto, se si volesse tentare di festeggiare ogni anno 3 o 4 personalità della scienza note al pubblico (quindi distaccandoci eventualmente da questa mia proposta), secondo me molto spesso andremmo a prendere nomi che già figurano nella lista dei premi Nobel, ma solo una piccola, ristretta parte di essi e finiremmo abbastanza velocemente i nomi, mentre con l'altra proposta saremmo sempre "riforniti". Magari aumenteremmo l'efficacia e l'impatto tra il pubblico i primi anni, ma credo che sarebbe una cosa meno precisa, e quindi meno caratterizzante, e al tempo stesso duratura.
temo però che il numero di 3/4 in questo caso debba essere ridotto, per il semplice fatto che, per onorare quel tal scienziato premiato, si debba fare un'opera di divulgazione scientifica per spiegare il valore delle sue scoperte. Processo forse non semplice, e soprattutto lungo, a meno che non ci limitiamo solamente a indire il challenge. Ma in quest'ultimo caso, viene difficile poter coinvolgere convintamente tutti gli altri BOINC.Italiani
(Anche perché facendo in questo modo, un altro team potrebbe prendere spunto e fare esattamente la stessa cosa, ricordando una personalità di spicco della scienza, mentre non potremmo mai essere emulati se festeggiassimo i premi Nobel di 100 anni prima, sarebbe nostra assoluta prerogativa, qualcosa che nessun team potrebbe mai portarci via, un nostro tratto caratterizzante).
temo che anche questo sia abbastanza facilmente copiabile (come tutte le strategie "fisse" che si vogliono perseguire)
Io, diversamente da Rick, comtinuo a pensare che un challenge sulla Hack possa aver un grosso appeal emozionale per cui la riuscita dovrebbe essere più garantita.
Mentre invece l'ipotesi di Rick di ricordare un particolare evento scientifico, potrebbe anche essere un buon motivo per organizzare un challenge. E anche questa potrebbe essere una chiave organizzativa per nuove sfide
Come conclusione finale, frutto di continui ripensamenti sull'argomento, credo che si debba intanto puntare più in basso come numerosità di challenge annuali.
Speriamo che altri vogliano intervenire su questi argomenti, ma soprattutto che si vogliano poi cimentare nell'organizzazione dei challenges.