ARGOMENTO:

stardustathome.ssl.berkeley.edu/






Il 15 gennaio 2006, la capsula di ritorno contenete i campioni raccolti dalla sonda Stardust, atterrò, gentilmente paracadutata, nel deserto dello Utah.
Allocati all’interno di questa capsula, vi erano le preziose particelle raccolte da Stardust durante il suo incontro con la cometa “WILD 2” nel gennaio del 2004, oltra ad altre particelle non meno preziose come polvere interstellare proveniente da lontane stelle distanti anni luce.
Le prime immacolate particelle mai raccolte nello spazio, e gli scenziati, non vedono l’ora di “metterci su le mani”

Prima di poterli studiare, questi piccoli granelli stellari devono essere trovati, e questo non è facile.
Oltre alle centinaia di particelle provenienti dalla cometa, gli scienziati stimano che Stardust abbia catturato almeno 45 grani di polvere interstellare, piccoli nell’ordine di un micron (un milione di metro). Queste minuscole particelle, sono intrappolate in un raccoglitore fatto di aerogel stardustathome.ssl.berkeley.edu/a_science.php#aerogel di 1000 centimetri quadrati. A rendere le cose ancora più difficili, le placche del raccoglitore sono cosparse di inperfezioni, spaccature, micrometeoriti e superfici diseguali. Tutto questo rende estremamente difficile localizzare le particelle interstellari.

Se avessimo avviato questo progetto 20 anni fa, avremmo cercato le tracce con un microscopio ad alto ingrandimento. A mano. Dato che il campo di visuale del microscopio è molto stretto avremmo
Dovuto muovere il microscopio oltre 1,6 milioni di volte per cercare il tutto il raccoglitore. Ed in ogni singola porzione di campo visivo, muovere sempre a mano il focus in su e in giù, alla ricerca delle tracce. Tantissimo lavoro! E dopo 20 anni staremmo ancora qui a cercare

QUI ENTRI IN GIOCO TU

Cercando l’aiuto di volontari talentuosi come te, sparsi in giro per il mondo, possiamo portare a termine questo progetto in mesi anziché anni. Ovviamente non possiamo invitare centinaia di persone a lavorare qui nei nostri laboratori con solo 2 microscopi! Quindi per trovare queste sfuggenti particelle, usiamo un processo di scanning automatico, per avere una scansione completa dell’intero raccoglitore in aerogel di Stardust al “Curatorial Facility” al Johson Space Center di Houston.

Chiamiamo ogni parte di questa scansione (una porzione di aerogel al microscopio, con i vari step di focus ndt) “focus movies” stardustathome.ssl.berkeley.edu/definitions.php#focusmovie . In tutto ci sono un milione di questi ”focus movies”.
Sono disponibili a tutti gli utenti di Stardust@home come te sparsi per il mondo e puoi vederli con l’aiuto di uno speciale Microscopio Virtuale stardustathome.ssl.berkeley.edu/definitions.php#VM che funziona con il tuo browser web.

Insieme tu e i centinaia di partecipanti allo Stardust@home troverete le kparticelle interstellari riportate qui sulla terra

A tributo dell’importante apporto dei volontari di Stardust@home, lo scopritore di particelle intestellari apparirà come co autore su una rivista scientifica dello Stardust@home che annuncia la scoperta di una particella.
E questo privilegio porta anche ad avere diritto a dare un nome alla particella! Ogni particella, appena scoperta, viene nominata con una specie di combinazione alfanumerica per scopi di archiviazione, ma il nome corrente con cui verrà chiamata la particella dalle persone verrà dato dal suo scopritore. E per essere riconoscenti dello sforzo profuso, anche a chi non ha scoperto una particella, inviteremo i migliori volontari a visitare il nostro laboratorio in Berkeley (ma sfortunatamente per questioni legali (?), non copriamo le spese di viaggio).

COME PARTECIPARE

Primo, dovrai seguire un corso di addestramento via web. Dovrai passare un test per poterti poi registrare e partecipare.
Una volta fatto questo, sarai abilitato alla consultazione del miscroscopio virtuale ( da ora VM ndt)
Il VM si connette automaticamente al nostro server e scarica i focus movies (da ore FM ndt)
Il VM lavora tramite il tuo browser web ed e controllato da te. Cercherai in ogni singola porzione del campo visivo, controllando la messa a fuoco con un apposito contollo del focus.

Il VM scarica e mostra queste immagini, e quello che farai sarà esattamente quello che faresti davanti ad un microscopio reale in questo caso: mettere a fuoco alla ricerca di tracce.
Per usare il VM devi avere una connessione internet relativamente veloce, e la versione aggiornata di qualsiasi browser web.

ALCUNE COSA DA TENERE A MENTE MENTRE CERCHI

Le istruzione per cercare con il VM sono semplici. Clikka sulla traccia se credi di averla trovata, clicca sul tasto “No Track” in caso contrario. Clikka su “Bad Focus” se nessuna parte del campo visivo ( da ora FOV ndt) risulta a fuoco. Se comunque credi di aver trovato qualcosa di interessante, a meno che non sia un difetto dell’aerogel, puoi clikkarci su comunque.

Ogni FM viene visto da più persone. Quando un volontario passa al vaglio un FM, che venga o meno trovata una traccia, viene dato un punteggio al FM. Il punteggio dato ad un FM è proporzionale al punteggio individuale di ogni volontario, infatti :

ogni volontario riceve un punteggio in base a quanto bene riescano ad identificare la calibrazione di un FM.
Mentre stai cercando, verranno mostrate dei FOV di “calibrazione” stardustathome.ssl.berkeley.edu/definitions.php#fov a caso. Questi FOV di calibrazione contengono o meno delle tracce e sono conosciuti. Più o meno 1 ogni 5 dei FM che vedrai saranno dei FOV di calibrazione. E non saprai quali sono. Facciamo questo per sapere quanto sei efficiente nella ricerca. Sul VM vedrai due misuratori di efficienza. Uno di SENSITIVITA’ stardustathome.ssl.berkeley.edu/definitions.php#sensitivity e l’altro di SPECIFICITA’ stardustathome.ssl.berkeley.edu/definitions.php#specificity .
La Sensitività misura quanto sei efficiente nel trovare dele tracce
La Specificità misura quanto sei efficiente nel rilevare FM senza alcuna traccia
Non puoi avere un punteggio alto soltando clikkando su ogni immagine più veloce che puoi (avrai un punteggio negativo in questo modo!)

TIENI LA MENTE APERTA SU COME LE TRACCE POSSONO APPARIRE

Per il training ed il test, abbiamo usato tracce di paticelle extraterresti provenienti daun raccoglitore posto sulla stazione spaziale MIR, e tracce di particelle “submicron” sparate in un aerogel a 20 km/s usando l’acceleratore di particelle di polveri Van Der Graaf.
Quasto dovrebbe meteìtere in evidenza che le tracce di polveri interstellari appaiono in maniera abbastanza differente. Potrebbero essere più profonde o nascoste, grandi o piccole, lo vedremo non appena avremo trovato il primo campione di polvere interstellare.

Il miglior approccio a questo progetto è DIVERTITI!
Se non ti diverti lascia stare.

È un progetto scientifico che non ha certezze, potremmo trovarne 45 o nemmeno una, non lo sappiamo. E’ imprevedibile ed è questo che lo rende divertente

La ricerca ha bisogno di mesi per essere completata. Il nostro miscoscopio automatizzato al Johnson Space Center scannerizza un settore i aerogel al giorno. Ci sono 130 settori in totale, ma abbiamo parecchie false partenze (ne abiamo già avute) e dove troviamo un problema riffacciamo la scannerizzazione. Per esempio, una voltra trovata una traccia di polvere, possiamo decidere di cambiare l’angolo di illuminazone per migliorare lo scan. Perfavore siate pazienti nei nostri confronti!

Non scoraggiarti se non trovi nulla, o se alla fine altri hanno scoperto e tu no. Se dovessimo trovare 99 granelli di polvere interstellare, forse il 110mo potrebbe essere il più interessante. Quindi di nuovo la cosa più importante da ricordare è DIVERTITI.

E’ un approccio completamente nuovo al modo di fare ricerca, nessuno ha mai fatto una cosa del genere. In ogni nuovo progeto si fanno sbagli (noi ne faremo), si impara e si va avanti. Abbiate pazienza, noi vi promettiamo di fare il nostro meglio

Se hai suggerimenti facci sapere stardustathome.ssl.berkeley.edu/forum/index.php (riassunto della solfa finale ndt)

allora. il progetto sembra molto interessante.

dalla traduzione di cui sopra dovrebbe esse chiaro, ma se andate sul sito e fate una prova qui, troverete la cosa davvero molto diverente ed interessante.

la pecca è che richiede davvero molto tempo personale.... e qui a scaccolare non è la cpu ma i noi stessi....
in pratica mi spunta il pelo bicolore e mi cricetizzo in prima persona e mi imbarco in questa esperienza. a tempo perso, comunque fa sempre bene alla ricerca.

come accennato il progetto in pratica cerca delle particelle interstellari, oltra a quelle della cometa che l'aerogel ha già catturato (e non è detto che ce ne siano, si teorizzza un numero di 45 grani di polvere intesrstellare +o-)

per step dovete fare il corso di training qui stardustathome.ssl.berkeley.edu/ss_tutorial_start.php

e poi passare l'esamino qui stardustathome.ssl.berkeley.edu/ss_testing_problem.php

dove ti danno anche il diplomino planetary.org/special/training_certificate.html

ino ino......

per poi potervi finalmente iscrivervi e partecipare al progetto

se avete problemi contattatemi

Raffo ha scritto:

...
Cercando l’aiuto di volontari talentuosi come te, sparsi in giro per il mondo, possiamo portare a termine questo progetto in mesi anziché anni.

non immaginavo che potesse esistere una cosa del genere

chissà se ci hanno pensato prima o dopo, quando cioè hanno fatto i conti su quanto lavoro gli rimaneva da fare


bravo Raffo

grazie bax

anche io ci sono "rimasto" l'estensione "@home" lascia pensare ad un progetto di scaccolo boinc... invece....

(nel frattempo sto entrando nel tunnel.... 25 FM esaminati.... )

baxnimis ha scritto:

non immaginavo che potesse esistere una cosa del genere

Ma come! se ne era gia' parlato sui forum ... cmq meglio tardi cme mai
Il primo agosto sono 3 anni che e' partito il progetto e quindi 3 anni che ci scaccolo (a mano) sopra. Anche se "scaccolo a mano" sembra una cosa brutta

Raffo ha scritto:

grazie bax

anche io ci sono "rimasto" l'estensione "@home" lascia pensare ad un progetto di scaccolo boinc... invece....

(nel frattempo sto entrando nel tunnel.... 25 FM esaminati.... )

Ocio che rischi di non uscirne piu' ... te lo dice uno che ne ha fatti migliaia e ... continua ...

astroale ha scritto:

baxnimis ha scritto:

non immaginavo che potesse esistere una cosa del genere

Ma come! se ne era gia' parlato sui forum ... cmq meglio tardi cme mai

ah beh... io ho dei meccanismi di attivazione della memoria davvero bizzarri
potrei vedermi quasi tutte le serie della "Signora in giallo" godendomeli fino al termine perchè non mi ricordo il finale e poi magari ricordarmi la pagina di uno schema elettrico in cui c'è un particolare comando in mezzo a centinaia di pagine simili


E dopo 3 anni di visione ravvicinata dell'aerogel che ci racconti ?

baxnimis ha scritto:

astroale ha scritto:

baxnimis ha scritto:

non immaginavo che potesse esistere una cosa del genere

Ma come! se ne era gia' parlato sui forum ... cmq meglio tardi cme mai

ah beh... io ho dei meccanismi di attivazione della memoria davvero bizzarri
potrei vedermi quasi tutte le serie della "Signora in giallo" godendomeli fino al termine perchè non mi ricordo il finale e poi magari ricordarmi la pagina di uno schema elettrico in cui c'è un particolare comando in mezzo a centinaia di pagine simili

eheh, i miei meccanismi sono ancora peggio, nel senso che ... non ci sono, del resto e' per questo che mi diverte lavorare sullo stardust, li l'elaborazione probabilmente si ferma a livello della corteccia visiva. In pratica si usa la nostra GPU a neuroni

appro' la tua traduzione dell'MW! devo ancora finire di leggerla, mi sono permesso di girarla anche ad un collega astrofilo che forse mi puo' dare una mano ... ci riusciro' prima o poi.

E dopo 3 anni di visione ravvicinata dell'aerogel che ci racconti ?

C'e' stata un prima fase durata 1 anno in cui e' stata esaminata un'area abbastanza vasta dell'aerogel e sono state trovate parecchie pico-pietre "candidate" a polvere interstellare. Li ho esamintato piu di 80mila "movie". Poi e' partita la fase 2 che consente la visione di fotogrammi a risoluzione hardware cioe' doppia della precedente il cui scopo e' aumentare la sensibilita' e cercare pietre ancora piu' pico. In questa fase sono un poco cambiate le "regole di ingaggio", nel senso che prima si dovevano/potevano segnalare tutte le inclusioni sospette presenti sotto la superficie, ora invece dobbiamo segnalare solo i "pozzi" evidenti tralasciando le inclusioni.
In questa fase ho visto un calo complessivo dell'attivita' e anch'io ho ridotto parecchio, dopo due anni sono a solo 24mila "movie" esaminate. Se ben ricordo al termine della fase I ero al 72-esimo posto ora sono solo 97-esimo.
Nel frattempo alcune pico-pietre sono state estratte dall'aerogel e sottoposte ad analisi, i report sono accessibili nel blog interno che e' visibile solo agli utenti registrati. Sarebbe interessante tradurlo e metterlo sul forum, ma non so se possiamo ... visto che l'hanno reso accessibile solo agli utenti, forse non vogliono rendere queste notizie accessibili a chiunque.
Purtroppo e' piu' di un anno che non seguo il forum ... sono troppo pigro quando si tratta di leggere ... e non ho piu' trovato risposta alla mia domanda principale, cioe': quanto durera' la fase II ?

Vabeh dai una traduzione dell'ultima news, dato che l'avevo fatta per me, ve la giro. Sembrano buone notizie.
A proposito anche a voi la home del sito mostra degli errori riguardo al blog e ai feed rss ?


UPDATE - 1 agosto 2009

Nel mese di giugno, nel momento del passaggio dal lavoro sulla polvere interplanetaria a quello sulla polvere interstellare, si è verificato un guasto nel condizionatore gestisce l'aria in entrata nel Cosmic Dust Lab (CDL). Anche se il collettore interstellare non è mai stato in pericolo, questo guasto avrebbe potuto in linea di principio metterlo a rischio. Questo evento ci ha spinto a riconsiderare come poco saggia la scelta di fare la scansione e le estrazioni su tutto il collettore in una sola volta. Anche se abbiamo cercato di prevedere con cura tutti i possibili eventi pericolosi per il collettore, non abbiamo previsto questo e quindi potremmo non aver previsto neanche il prossimo, che potrebbe avere conseguenze meno felici. Da un consulto con l'"Interstellar Preliminary Examination (ISPE) Science Council" del "Curation and Analysis Planning Team for Extraterrestrial, Materials (CAPTEM)", abbiamo quindi deciso di fare la scansione e l'estrazione delle tracce su un singolo blocco/piastrella (tiles) di aerogel alla volta, dopo averlo estratto dal collettore, piuttosto che prima. Vi è un consenso sul fatto che questo approccio presenta meno rischi per il collettore.
Anche se il nuovo approccio ha numerosi vantaggi:

- qualita' visiva migliore per la scansione
- miglioramento della velocità di estrazione
- estrazione immediata di "foils" (?)
- la possibilita' di fare la scansione e le estrazioni in parallelo

non l'abbiamo preso in considerazione prima perche' eravamo preoccupati che l'operazione di estrazione dei blocchi di aerogel dal collettore avrebbe potuto causare la perdita dell'informazione sull'angolazione della traiettoria (degli impatti) nell'aerogel. Per far fronte a queste preoccupazioni piazzeremo delle tracce campioni (witness tracks) artificiali in ogni blocco di aerogel prima che sia rimosso dal telaio del collettore, per registrare in modo permanente l'orientamento locale (ndr: e valutarne l'eventuale variazione dovuta all'estrazione).
Finora abbiamo anche eseguito con successo l'estrazione di tre piastrelle senza sostanziale perdita di materiale. Controlleremo attentamente acnhe le future estrazioni per minimizzare le perdite di materiale. Infine, abbiamo progettato e costruito i prototipi di contenitori per blocchi di aerogel che saranno utilizzati per il montaggio permanente dei blocchi destinati allo stoccaggio a lungo termine.

Il guasto del condizionatore del sistema di trattamento dell'aria per la CDL ha portato ad un notevole ritardo nel riavviare il lavoro sul vassoio IS (interstellare), e quindi nella scansione e nel caricamento di nuovi dati per Stardust@home. Tuttavia, pensiamo che alla fine questa è una buona notizia: il nuovo approccio dovrebbe dare un notevole miglioramento nella velocità di elaborazione, e può fornire una migliore selettività nella ricerca di candidati di polvere interstellare a causa del miglioramento delle immagini.

[SEGNALAZIONE]

Articolo sul numero 131 - settembre 2009 di Coelum (pag.20)

L'articolo "Amminoacidi nelle comete, ora c'e' la prova" parla del collettore lato polvere cometaria quindi non del lato polvere interstellare, cioe' quello che viene esplorato dallo Stardust@home.

La cosa che mi ha stupito e' la foto del tecnico che mostra esultando il collettore di aerogel tenendolo a mani nude sopra la testa senza nessuna precauzione, mentre in tutti i report che ho letto e le foto del laboratorio sul web si vede ovviamente maneggiato in condizioni assolutamente protette.
O nella foto veniva mostrato un prototipo del collettore oppure ... poveri noi ...

In realtà era un prototipo innovativo di arnia per api giganti...

Sarebbe stata una svista di dimensioni interplanetarie.

E' uscita la prima pubblicazione che comprende in firma anche alcuni "dusters" (11) piu' un riconoscimento unico per gli altri >27000.
Notare che sono presenti anche due italiani.

Non-destructive search for interstellar dust using synchrotron microprobes

Attenzione! Insieme all'annuncio di un downtime, c'e' la notizia del passaggio alla fase 3!

Downtime 3/8-3/18/2010

On March 8, 2010 we will be taking Stardust@home off-line for a full week (the site will be back by March 18, 2010). We'll be doing server software updates, hardware updates and changes for starting Phase III! More info about Phase III will be available soon.

astroale ha scritto:

Attenzione! Insieme all'annuncio di un downtime, c'e' la notizia del passaggio alla fase 3!

azz... io non riesco nemmeno a passare la fase di ammissione per poter leggere il blog

baxnimis ha scritto:

astroale ha scritto:

Attenzione! Insieme all'annuncio di un downtime, c'e' la notizia del passaggio alla fase 3!

azz... io non riesco nemmeno a passare la fase di ammissione per poter leggere il blog

eh beh certo se non ti registri, facendo prima il training ...
cmq mi sembra un po' tardi ora per registrarsi per la fase 2, meglio aspettare la partenza della 3

La partenza della fase III e' stata rimandata di qualche giorno (da 18 al 22 marzo).

Riporto di seguito una mia traduzione dell'email che e' arrivata presumo a tutti i volontari che hanno partecipato alle prime 2 fasi.

Se non avete ancora partecipato e volete iniziare ora, lunedi' prossimo e' il momento buono per iscriversi e provare la sessione di training.

NB: "duster" = utente volontario dello stardust@home

Scriviamo per annunciare il lancio della Fase 3 dello Stardust@home.

Tutti i "duster" hanno familiarità con le parole che appaiono quando si inizia una sessione di "dusting": "Aspettatevi l'inaspettato". L'inaspettato è certamente accaduto. Siamo cautamente entusiasti riguardo un candidato di polvere interstellare, chiamato Orion dal suo scopritore, Bruce Hudson dall'Ontario, Canada. Questa particella è una cosiddetta traccia di "mezzanotte", a causa dell'angolo della sua direzione di ingresso nel collettore, e sembra molto diversa dalle nostre aspettative iniziali su come sarebbe dovuta apparire una traccia di polvere interstellare. Ma le analisi di sincrotrone di questa particella indicano che esso può essere il primo esempio conosciuto di materia mai raccolta dal mezzo interstellare locale.

Finora, Orion è unica. Siamo alla disperata ricerca di ulteriori traccie di "mezzanotte". Per ulteriori informazioni, vedere l'aggiornamento ISPE # 6 stardustathome.ssl.berkeley.edu/ISPE_update/#six .

Ci aspettiamo di lanciare la fase 3 il 22 marzo. Le "movie" di calibrazione ( ndr. sono i frame con risultato noto a priori utilizzati per valutare la sensibilita' di ogni 'duster' ) della fase 3 rifletteranno questa nuova direzione, ovvero della ricerca di ulteriori tracce "di mezzanotte". Anche se non insistiamo a riguardo, ti invitiamo comunque a effetture la nuova sessione di allenamento, anche se sei un "duster" molto esperto. Non c'è bisogno di ri-registrarsi.

I vostri sforzi hanno portato alla scoperta del (ndr. traccia) candidata Orion. Può anche essere un falso allarme, ma siamo convinti che siamo sulla strada giusta sulla base di questa scoperta e delle recenti esperienze che abbiamo fatto con i nostri colleghi al van de Graaf dust accelerator di Heidelberg. Siamo ottimisti sul fatto che durante la fase 3 troverete nuove traccie "di mezzanotte".
Ad essere sinceri, il progetto distribuito Stardust@home proprio per come era stato concepito, e' stato inizialmente accolto con diffidenza da parte della comunita scientifica (professional meteoritics community), ma alla fine e' stato dimostrato il successo di questo approccio - dato che avete scoperto 28 traccie che non si sarebbero potute trovare in qualsiasi altro modo - e questo ha convinto i critici. Congratulazioni!

Best,

Andrew Westphal
Stardust@home Director
Senior Fellow and Associate Director
Space Sciences Laboratory
University of California at Berkeley

stasera ho passato il test e sono dentro

non ho capito una cosa: si chiama FASE 3 solo perché sono state aggiornate le "regole di ingaggio" dopo la scoperta di ORION?

baxnimis ha scritto:

stasera ho passato il test e sono dentro

non ho capito una cosa: si chiama FASE 3 solo perché sono state aggiornate le "regole di ingaggio" dopo la scoperta di ORION?

Esatto, nel "training set" hanno incluso la movie di Orion e se ben ricordo è ulteriormente aumentata la risoluzione.

Contrariamente a quanto mi aspettavo, ho avuto un calo di entusiasmo per questo progetto, proprio mentre provavo le prime movie del test, e mi sa che non parteciperò alla fase 3.
Del resto credo di aver "già dato" nelle prime due fasi (73° nella prima e 98° nella seconda).

credo che utilizzerò la tua traduzione per farne un articoletto

baxnimis ha scritto:

credo che utilizzerò la tua traduzione per farne un articoletto

Vai

Se poi riesci anche a capire quanto durerà la fase 3, che percentuale di aerogel è stata esaminata dai dusters nelle precedenti fasi e quanto ci si aspetta che sia analizzata in questa fase prima di chiuderla, forse mi torna la voglia di aprire il VM.
Forse per mia pigrizia/imperizia con l'inglese, nonostante abbia frequentato il forum, non sono mai riuscito a capirlo, e questo per me è molto demotivante, perchè non arrivo a vedere la direzione reale del progetto dopo anni che ci lavoro. Ovvero:
(1) si accontenteranno di quello che sarà fatto manualmente e delle traccie individuate ?
(2) troveranno invece il modo per scandire tutto l'aerogel con metodi automatici derivati in qualche modo dal lavoro manuale dei dusters ?
(3) andranno avanti manualmente ad oltranza sulle aree non ancora scansionate dell'aerogel ?
(4) ....