Punti di forza di questa ricerca
Avendo partecipato anche ad altre ricerche di “intelligenza distribuita”, mi sembra che questa sia quella meglio organizzata in quanto proprio l’inserzione di immagini/filmati “civetta” e del sistema di punteggio associato, permettono una corretta percezione del proprio lavoro.
Mi ricordo in effetti che nelle altre ricerche ogni tanto veniva fuori un senso di frustrazione nel non poter percepire quanto il mio tempo fosse sfruttato bene e correttamente.
Anche lo stimolo a migliorare i propri punteggi può essere una molla importante.
A livello di notizia, posso citare il caso di un volontario americano con cui sono entrato in contatto, il quale si era imposto, quasi come motivo fondamentale di vita, il dover apparire in testa alla classifica di questa ricerca. Per ottenere questo si era imposto di lavorare non meno di 8 ore al giorno sempre davanti al monitor.
Purtroppo però, questa sua ubriacatura di ricerca di particelle si è aggiunta ad altre cause che lo hanno portato alla separazione matrimoniale!
Inoltre in questa ricerca, sono state anche presentate delle pubblicazioni scientifiche, nelle quali sono stati citati i volontari che hanno individuato una particella: io sono già stato citato in una pubblicazione di qualche anno fa. Mi ricordo in quella occasione la sorpresa di trovare, in mezzo a relatori provenienti dalle più prestigiose realtà scientifiche (NASA, Università di Berkeley, ed altre) anche il mio nome.
Un altro motivo di soddisfazione è stato il ricevimento di una targa sulla quale è inserito un frammento di aerogel e che riporta il mio nome, come si può vedere nella seguente foto.