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Costo energia Ci sono molti motivi per spiegare la scarsa diffusione di BOINC: innanzitutto il software è poco conosciuto e probabilmente anche poco pubblicizzato. Inoltre, tra coloro che ne hanno almeno sentito parlare, una quota considerevole decide di non contribuire.
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Tali persone si possono catalogare in alcuni categorie “tipo”: i menefreghisti (“non me ne frega niente né di aiutare il prossimo né della ricerca scientifica”; i pessimisti patologici (“tanto non serve a niente”); gli ipocondriaci (“ma non è che mi si rovina il computer”); i maniaci del complotto (“in realtà lo usa il governo americano per fare chissà quali calcoli oscuri”) ed infine i più nobili, che almeno ci pensano ma poi decidono di no: quelli che guardano alla bolletta o all'inquinamento prodotto dal consumo di elettricità. Perché si sa: usando BOINC il computer utilizza più corrente. Questo articolo, scritto da una persona senza competenze tecnico-elettricistiche ma dotato di alcune competenze economiche, vuole proprio combattere o perlomeno mitigare i timori di queste persone.

 

Partiamo dal solito presupposto: non tutti i centri di ricerca possono permettersi di comperare strumenti sufficienti alla loro attività. I computer in particolare - ed in special modo i supercomputer - sono molto costosi. Non solo: persino il loro funzionamento costa parecchio: elettricità per farli funzionare e per il condizionamento (necessario, i computer scaldano!), personale per gestirli, spazio per installarli... e ce ne sono ancora di elementi da considerare! Ma in questo articolo vogliamo sottolineare l'aspetto dei consumi elettrici. Cominciamo analizzando le due differenti situazioni: 1 Petaflop prodotto da un supercomputer (per il momento è il record assoluto) contro 1 Petaflop prodotto da BOINC (che è circa la produzione giornaliera).

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Un supercomputer in grado di produrre 1 Petaflop esiste, si chiama Blue Gene/P. Possiamo facilmente intuirne i consumi energetici spropositati: Blue Gene/P consuma qualcosa come 2.3 MegaWatt (fonte Green500 list). Senza contare il raffreddamento necessario per un mostro del genere che ha circa 600.000 processori. IBM stessa (fonte Ibm) ci dice che “la regola è che per raffreddare un server si spende il 60% circa di quanto costa alimentarlo”. Quindi 2,3 + 60% = 3,68 MegaWatt.

BOINC produce già oltre 1 Petaflop al giorno. Ma quanto consumerà? I computer che partecipano a BOINC sono, a Maggio 2008, circa 580.000. Molto eterogenei: si va dagli ultimissimi quad core ai vetusti Pentium 3 fino ai processori a basso consumo dei portatili. Volendo considerare un sistema "medio" (fonte Boincstats) possiamo dire che un sistema COMPLETO dedicato a BOINC consuma circa 150 Watt in full load. Circa 100 Watt in idle (fonte Tom's Hardware). In totale risulta 580.000 x 150 = 87.000.000 Watt. 87 MegaWatt. Nessuna spesa di raffreddamento però, dato che sono distribuiti in giro per il mondo. Spaventati eh? Con calma, facciamo le debite considerazioni.

 

Blue Gene/P produce 1 Petaflop ogni 24 ore funzionando tutte le 24 ore filate. I computer connessi a BOINC stanno accesi in media 6 ore al giorno (ci sono utenti che lasciano il pc acceso 24 ore al giorno ed altri che lo usano giusto un paio d'ore al giorno, magari per navigare). 24 / 6 = 4. Quindi facciamo 87 MegaWatt / 4 = 21,75 MegaWatt (perchè i PC di BOINC restano accesi 1/4 del tempo rispetto a Blue Gene).

 

Inoltre c'è da dire che BOINC non è responsabile del consumo totale del PC. La filosofia dietro BOINC è infatti quella di sfruttare i “tempi morti” del processore: mentre navigate, mentre scaricate, mentre giocate BOINC usa quello che voi non usate. In pratica è responsabile solo del maggior consumo che si ha usandolo rispetto a quello del PC acceso a far niente (o comunque attività poco impegnative: navigare, posta elettronica, film, musica, applicazioni da ufficio ecc). Questa altro non è che la differenza tra consumi in idle ed in full load, due misure che ho messo in evidenza prima. Perciò, 150 Watt (full load) – 100 Watt (idle) = 50W. Questo è il consumo di pertinenza di BOINC. Ossia un terzo del totale. Quindi prendiamo 21,75 Megawatt e dividiamolo per 3. 21,75 / 3 = 7,2 MW. 7,2 MW (consumo di BOINC) / 3,68 MW (consumo di Blue Gene) = circa 2 BOINC consuma circa 2 volte quello che consuma Blue Gene /P per produrre un Petaflop.

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Ora, voi direte: “ma allora consuma di più!”. Sì, consuma di più. Consuma 2 volte più del Supercomputer più potente ed efficiente del mondo. Un apparecchio costruito da alcuni degli ingegneri più competenti del pianeta con una spesa di circa 100 MILIONI DI DOLLARI (fonte ITJungle). Immagino sappiate quanto costa ad un centro di ricerca usufruire della potenza di BOINC, ma io ve lo dico lo stesso: 0$. Anzi, in realtà devono comprare e mantenere un server. Facciamo 10.000 – ESAGERIAMO! 20.000$.

 

Ma sono le nostre le tasche alle quali pensiamo di solito. Per cui facciamo due conti in base alla nostra situazione: come abbiamo detto, il computer medio collegato a BOINC consuma sui 150W. In un'ora sono 150 Wattora. Sapete quanto costa un Wattora? Circa 0,00016€ (fonte Autorità per l'Energia). Per cui per ogni ora in cui resta acceso il PC con BOINC spendiamo in media 2 centesimi e mezzo di euro (0,00016 x 150 = 0,024€). Torniamo al fatto che BOINC è direttamente responsabile solo di 1/3 dei consumi del PC e otterremo che far funzionare BOINC ci costa meno di 1 centesimo di euro all'ora (0,024 / 3 = 0,008€). Fate un po' voi i conti su quante ore al mese tenete acceso il computer e moltiplicate per 0,008. Quello è quanto spendereste per dare un contributo FONDAMENTALE alla ricerca scientifica.

 

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