Valutazione attuale: 5 / 5

Stella attivaStella attivaStella attivaStella attivaStella attiva
 
banner_solarstormwatch
Descrizione del progetto:

Ogni tanto il Sole emette nello spazio una gran quantità di materia (milioni di tonnellate) causando il cosidetto "vento solare" che impatta violentemente sui corpi celesti circostanti. I ricercatori di Greenwich cercano aiuto tra i navigatori di Internet per scovare e classificare queste tempeste solari, sia per studiare meglio quelle già avvenute, sia per avvisare immediatamente chi di dovere per le nuove che dovessero verificarsi.

SolarStormWatch_5Gli scienziati aderenti al progetto ZOOniverse, forti del successo avuto con il precedente programma (tutt'ora funzionante a pieno regime) GalaxyZoo, chiedono aiuto ai volontari per studiare meglio le tempeste solari. Queste sono grandiose emissioni di materia da parte del Sole, per essere più precisi da parte della corona solare (CME: Coronal Mass Ejection), che danno origine al noto vento solare. Le emissioni vanno ad impattare sui corpi celesti incontrati lungo il cammino e i disturbi arrecati possono essere "solo" magnetici, nel caso della Terra (es: aurore boreali), ma anche fisici e pericolosi, nel caso ad esempio di satelliti artificiali, per telecomunicazioni o con equipaggio a bordo.

Perché i ricercatori hanno bisogno degli internauti? Fondamentalmente perché il lavoro di classificazione delle tempeste solari è enorme (ci sono 100 anni di fotografie giornaliere che le documentano) e perché questo lavoro è difficile per un computer. L'occhio e il cervello umano sono attrezzatissimi e velocissimi nel riconoscere forme e movimenti: insegnare queste cose ad un computer è una cosa attualmente irrealizzabile, o comunque molto più impegnativo che mettere l'uomo in condizioni per farlo!

Chris Davis: La missione STEREO cerca di rispondere a molte grandi questioni. Noi sappiamo che sul Sole avvengono grandiose tempeste e che ognuna di esse genera bilioni di tonnellate di materiale che viaggia a milioni di miglia orarie. Quello che nessuno sa è il perché di queste tempeste, il motivo per cui si scatenano.

Per la prima volta, utilizzando STEREO, siamo in grado di tracciare in modo continuativo queste tempeste solari, almeno quelle che dal Sole viaggiano verso la Terra, da una posizione che non è vicino alla Terra. Quindi siamo in grado di osservare il fenomeno da una posizione privilegiata, stando a guardare le tempeste da lontano.

Sonde_Stereo_1Noi vorremmo fare delle previsioni spazio/metereologiche sulle tempeste ma studiare un solo evento non ci dice molto sul comportamento generale del Sole. Potremmo anche studiare nel dettaglio un evento ma non sappiamo cosa succederà le 200 volte successive. Cambia qualcosa? Le tempeste aumentano progressivamente con l'attività solare? Oppure diventano più deboli? Più veloci? Più lente? Ed infine, vanno in una particolare direzione? Le risposte a tutte queste domande richiedono una gran mole di dati e stiamo cercando di averne il più possibile.


La missione STEREO
 STEREO consiste di due satelliti artificiali gemelli, alimentati ad energia solare, che sono posizionati uno al di qua e uno al di là dell'orbita terrestre. L'osservazione del Sole in contemporanea da due punti consente una visione tridimensionale di fenomeni quali le tempeste solari. E' una missione biennale della NASA nata proprio per studiare le CME e il comportamento della corona solare.

Sonde_Stereo_2Il 6 febbraio 2011 la NASA ha rilasciato le prime foto della parte nascosta del Sole, foto scattate proprio dai due satelliti.


Il compito dei volontari
Come al solito per questi progetti di "citizen science" si accede alla possibilità di collaborare attivamente solo dopo aver seguito uno stadio di addestramento. Ciò che si richiede agli utenti è di visionare dei filmati (sequenze sincronizzate di fotogrammi dei due satelliti STEREO) allo scopo di individuare le tempeste solari, stimarne l'inizio e la velocità.
Si può avere a che fare con eventi passati, fotografati con ottimi dettagli a colori, oppure con eventi attuali non ancora identificati, di dettaglio minore e spesso in bianco e nero. Gli stessi filmati vengono fatti visionare a più utenti per cercare di ridurre la componente soggettiva legata all'utilizzo della mente umana.


Accedi per commentare