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Per prima cosa vorrei ringraziare tutti voi per il supporto durante la recente fase critica in cui abbiamo dovuto ripristinare il progetto dopo una serio problema hardware. Entro un paio di mesi installeremo altro hardware più potente e più affidabile, quindi c'è la speranza che cose del genere non accadano più.

In secondo luogo vi vorrei raccontare brevemente di un altro eccitante successo per il progetto Rosetta. Quando i biologi strutturali lavorano per risolvere le strutture delle proteine, inserendo cioè i cristalli delle proteine in macchine ai raggi X e registrando gli schemi di diffrazione risultanti, hanno solo la metà delle informazioni necessarie. L'altra metà (l'informazione sulla "fase") può essere molto difficile da ottenere.
Negli ultimi sei mesi abbiamo registrato ben 15 casi in cui gli esami cristallografici non sono stati in grado di risolvere da soli la struttura proteica. Utilizzando Rosetta abbiamo quindi creato dei modelli di queste proteine con una qualità sufficientemente buona; siamo poi riusciti a dedurre le informazioni mancanti e a risolvere la struttura delle proteine. Questo fatto apre la porta a un modo più semplice di risolvere le strutture proteiche, e ci sono molti scienziati interessati ad utilizzare questo nuovo metodo! Esiste un manoscritto a riguardo e molto probabilmente verrà pubblicato sulla rivista Nature.
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